Magazine Società

Romney, Grillo e le confidenze televisive

Creato il 20 settembre 2012 da Tnepd

Romney, Grillo e le confidenze televisive

“Anche se scucite poco non importa,

d’altronde siete dei morti di fame,

basta una briciolina per ciascuno.

Siete tanti.”

So’ proprio fessi ‘sti ammericani.

Sarò breve, se ci riesco.

E’ un circo Medrano. In America, come in Italia, non sanno più cosa inventarsi per convincere la gente ad andare a votare.

Romney, Grillo e le confidenze televisiveCome abbiamo visto qui, qui e qui, l’evento elettorale assume connotati differenti a seconda dei punti di vista. Per il popolo rappresenta l’illusione di decidere. Infatti il dato sensibile che interessa alla gente è: chi ‘ha vinto’? Al contrario i padroni, ossia gli impresari dello spettacolo, se ne fottono di chi vince, tanto son tutti ominicchi loro, sia a destra che a sinistra, son tutti fratelli della uallera d’oro.

Ai padroni interessa l’affluenza a teatro.

Se tanta brava gente va a votare significa che lo spettacolo coinvolge il pubblico. Un’alta affluenza alle urne testimonia che il raggiro è andato a buon fine.

Da noi ci penserà Grillo ad impedire che un’astensione del 60% comprometta l’integrità del sistema (per lo meno questa è la sua mission, vedremo se avrà successo), negli USA invece devono accontentarsi di Romney.

Chi ha letto la notizia?

«C’è un 47% di americani che votano Obama, che sono con lui a prescindere, che dipendono totalmente dal governo, pensano di essere vittime, pensano che il governo abbia la responsabilità di dare loro il diritto alla sanità, al cibo, alla casa. Sono persone che non pagano le tasse sulle entrate. Il mio compito non può essere quello di preoccuparmi di loro, non li convincerò mai ad assumersi le loro responsabilità personali e prendersi cura di loro stessi».

Parola di Mitt. C’è il video ed è già online (e pure in tivvù). Il suo ufficio stampa ha confermato stemperando.

.

.

Romney, Grillo e le confidenze televisiveLa controinformazione facilona esulta e s’indigna: “Ecco svelata la vera faccia del potere!”. Se rimanesse ancora qualcosa da occupare, lo occuperebbero in men che non si dica.

Calma ragazzi, è una bufala.

No, non nel senso che tutto ciò non è avvenuto. E’ successo davvero. Ma è tutto organizzato, circonvenzione d’incapace, come al solito. Romney non è un pollo, Grillo non è un pollo. Il pollo, come sempre, è chi ci casca. Dici di no?

Salve, sono un elettore americano indeciso ma tendente all’area repubblicana , ossia uno con un pò di grana e convinto che votare serva davvero a qualcosa: sì, ad avere qualcuno nella pubblica amministrazione che protegge i miei affari, piccoli o grandi che siano (Eh… gli americani sono così). Mi dicono che il mio candidato designato ha fatto una gaffe (tradotto: s’è lasciato scappare la verità) e ha detto:

 «Amico elettore, una minoranza di americani (ma non così pochi, occhio) votano Obama e non mi voteranno mai perché sono mantenuti da questo governo, pensano di essere vittime, pensano che voi, elettori miei, dobbiate accollarvi le spese della sanità, del cibo, e della casa anche per loro. Sono evasori fiscali e parassiti. Se vinco gli levo la pensione d’invalidità a tutti. Grazie.»

Sbaglio?

Ricorda qualcosa?

Refresh

Salve, sono un elettore americano indeciso ma tendente all’area democratica anche se non ho mai votato. Sono nero e questo è l’unico lato positivo della faccenda perché tengo una mazza tanta, per il resto non c’ho una lira e se non fosse per la pensione della nonna (che teniamo sotto formalina da tre anni in soffitta) non arriveremmo a fine mese. Ho l’impressione che se anche stavolta non vado a votare, a breve mi ritrovo un nazista alla Casa Bianca.

Fosse il primo.

Romney, Grillo e le confidenze televisive

Insomma, il repertorio dell’élite reggente d’oltreoceano ricalca quello nostrano: i pollastrelli ammericani vengono aizzati l’uno contro l’altro proprio come da noi e marciano in fila per tre col resto di due verso il botteghino.

Ai padroni del vapore non interessa chi ‘vince’ le elezioni perché non c’è niente in palio. A loro non interessa quale sceneggiatura va in scena, a loro interessa l’incasso del pubblico votante. E pagante.

Anche in dollari.

So’ proprio fessi ‘sti ammericani.

Ma che glielo dico a fa’?

Fatemi il piacere, diteglielo voi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine