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Romney/Berlusconi: una faccia una razza

Creato il 06 settembre 2012 da Laperonza

 

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A me questo Romney non piace. Ricorda troppo il nostro italianissimo despota conservatore, colui che ci ha governato fino a ieri e chi ci ha spinto fin sull’orlo del precipizio (e continua a spingere da dietro anche adesso). Romney dice ovvietà, promette posti di lavoro, fa della sua ricchezza motivo di orgoglio e fa leva su di essa per convincere gli elettori. Si dice convinto che la Nazione si possa gestire come un’azienda. Ma Romney, nel malaugurato caso vincesse, non gestirà l’Italia che, tutto sommato, sul piano internazionale lascia più o meno il tempo che trova. Romney governerà su una delle più potenti Nazioni del mondo e le sue decisioni non si ripercuoteranno soltanto sul popolo americano come quelle di Berlusconi si ripercossero su di noi. Qualsiasi gesto Romney farà avrà conseguenze per il mondo intero. Abbiamo tutti bene in mente come le azioni decise dal precedente presidente repubblicano, l’inetto George W. Bush, stiano ancora segnando la politica e l’economia mondiale. Nella fase delicata in cui ci troviamo, dove basta una mosca per cambiare le carte sul tavolo, un altro pazzoide conservatore alla guida dell’America sarebbe una catastrofe. Solo che noi non possiamo votare. Purtroppo o… per fortuna.

Luca Craia


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