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Rosati: come si fanno e si degustano

Da Latognazza

Rosati: come si fanno e si degustano

Il sistema più usato per produrre vini rosati prevede una breve macerazione delle vinacce rosse nella parte liquida del mosto. In alternativa è possibile utilizzare uve a bacca rossa poco pigmentante e povere di tannini o mescolare un uvaggio di uve rosse e bianche. Oltre al colore e al sistema impiegato, i vini rosati presentano caratteristiche organolettiche più simili ai vini bianchi che ai vini rossi.

Questi vini vanno consumati giovani, al massimo entro due anni dall'anno di produzione, perché sono meno acidi dei bianchi e contengono meno tannini dei rossi. Aromi di frutta caratterizzano i più delicati vini rosati- Il rosa tenue è il colore tipico, con una gamma di sfumature ricca, ma sempre nelle tonalità del rosso. Questi vini non hanno una struttura particolarmente corposa, ma presentano intensi aromi di frutta, fiori e spezie. In un rosato di buona qualità si percepiscono aromi di rosa, violetta, biancospino, fiore di pesco, fiori di campo, gelsomino, fiori d'arancio e ancora frutti di bosco, banana, prugna, pero, melograno. L'alcol presente in questi vini bilancia la tannicità e l'acidità, che altrimenti li renderebbero poco gradevoli al gusto e all'olfatto.

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