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A cura di Dario Giordo – Addetto Stampa delle Neptunes Bologna
Il linebacker delle Neptunes Iara Zanna placca il runningback delle Sirene Milano Erica Nicola (vincitrice del trofeo “Erika Lazzari”, dedicato alla giocatrice delle Neptunes scomparsa nel 2013, come miglior runningback del campionato)
Bologna, 4 luglio 2014 – Tutto in una sera: domani è il giorno del Rose Bowl Italia, la finale del Cifaf, il campionato italiano di football americano femminile. In palio c’è il titolo nazionale: a contenderselo al Mike Wyatt Field di Ferrara (in via Cimarosa, primo snap alle 18, crew arbitrale interamente composta da donne) saranno le Fenici Ferrara e le Neptunes Bologna.
Finale forse inattesa, fra due squadre che hanno dimostrato la loro caratura nel corso della regular season ma che non tutti avrebbero indicato come possibili contender a inizio stagione. Le Fenici, vincitrici della North Division con tre vittorie su tre partite, hanno conquistato l’accesso alla finale battendo le Marines Lazio: team completo e di esperienza, può contare sul solido gruppo ferrarese, a cui s’è aggiunto quello proveniente dalle Furie di Cernusco sul Naviglio, l’anno scorso sconfitte solo all’overtime nel primo Rose Bowl Italia. A guidare le rossoblù dalla sideline c’è Luca Borra, a cui non manca l’esperienza per cercare di portare a Ferrara il primo titolo del football americano femminile.
Dall’altra parte ci sono le Neptunes, da molti indicate come la sorpresa della stagione. Dopo l’1-3 di un anno fa, le ragazze di Claudio “Klide” Biavati hanno saputo ribaltare i pronostici, vincendo la South Division grazie ai successi sulle Marines Lazio e sulle campionesse d’Italia in carica delle Lobsters Pescara. Durissima la semifinale contro le Sirene Milano, sconfitte solo all’overtime di un punto, ma sufficiente per conquistare il diritto a giocare la partita-scudetto.
«Voglio che le Neptunes facciano vedere tutto quello che hanno imparato negli ultimi due anni – dice coach Biavati – e che cerchino di prendersi ciò per cui hanno duramente lavorato. Non sarà certo facile: affrontiamo una squadra che unisce due grandi tradizioni del football americano e che ha dimostrato di essere completa e competitiva in tutti i reparti. Noi invece rappresentiamo da soli un’intera città, Bologna: per me è veramente un onore essere riuscito a trasmettere a un gruppo solidissimo tutti gli insegnamenti che ho ricevuto da giocatore, in particolare quelli appresi nei miei anni di militanza ai Lions Bergamo, da sempre punto di riferimento del football nazionale».
Diversi i precedenti fra le due squadre: tre scrimmage e una partita di campionato in totale, con due vittorie per le ferraresi, un pareggio e una vittoria per le bolognesi. Ma domani, davanti ai tanti tifosi del Mike Wyatt Field (atteso un autentico esodo da Bologna) si gioca per la storia.