Rossella libera, finalmente!

La notizia è ufficiale questa volta. Rossella Urru è stata liberata in Mali e dovrebbe rientrare a Roma domani.

Una grande gioia per Noi nonne, come per tutti coloro che sono stati sempre vicini con il pensiero a questa coraggiosa ragazza, sicuri che ce l’avrebbe fatta a tornare a casa.

Una lunga prigionia, iniziata a ottobre . Notizie incerte, al momento, sia sui due uomini rapiti nella stessa occasione che sulla contropartita della sua liberazione. Si è parlato dello scambio di uno o più prigionieri salafiti e del pagamento di un riscatto di 30 milioni di euro.

“Rossella Urru è  Laureata in Cooperazione Internazionale, Regolazione e Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-culturali all’Università di Bologna, quando è stata rapita lavorava per il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) e coordinava il campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria, il suo compito era quello di aiutare i rifugiati, ma non sembra che questo abbia a che fare con il suo rapimento. È stata rapita, pare, da una cellula dissidente di Al Quaeda, un gruppo di predoni senza una precisa struttura gerarchica che raramente ha contatti con le istituzioni e con gli organismi internazionali. I motivi del suo rapimento vanno probabilmente ricercati nella volontà dei predoni di seminare terrore e incertezza politica in un territorio difficile come l’Africa del Nord.” (da Sardegna oggi)

Sollievo ed estusiasmo a Samugheo, il suo paese natale, e in tutta la Sardegna dove in tutti questi  mesi la solidarietà e l’attenzione non sono mai venute meno.

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