Praticamente da rifare, perché a certe persone non piace mai giocare facile, ma è stato amore a prima vista. Era proprio come la volevamo.
Bastava metterci un po' di fantasia.
E tanto amore.Perché solo con quello si può vedere il bello nelle piccole cose, si può cercare il modo per impegnarsi in qualcosa che restituisca la voglia di tornare a vivere.Per noi trovare questa casa -forse dovrei dire che è stata lei a trovarci- e pensarla, vederla trasformarsi poco alla volta, arrabbiarsi per i disguidi, gioire per i progressi anche minimi, vuol dire tanto. Vuol dire un progetto che siamo stati capaci di portare a termine nonostante le energie fossero basse, ma con entusiasmo, nonostante le difficoltà, perché ormai siamo legati a questa città indissolubilmente.Vuol dire un amore per i dettagli che è la cosa che piú ci ha conquistati di Lisbona, che non smette mai di stupire e deliziare gli sguardi attenti.
Vuol dire che qui ci sono pezzi di noi, in qualsiasi posto ci porterà il futuro delle nostre vite incerte.
Ma ci piace pensare che, ovunque andremo, potremo tornare a guardare il sole sorgere da queste finestre.E continuare ad emozionarci come la prima volta.

Dopo due mesi di assenza dal blog cerco di riparare facendovi entrare nel nostro angolino di mondo.E siccome sono per l'abbondandis abbondandum, vi mostro qualche angolo anche prima del nostro intervento, oltre che dopo.Così potrete immaginare quanta follia abita in noi per averci creduto (e comunque le foto del prima non rendono giustizia al suo grado di vetustità perché noi, evidentemente presi, ci limitavamo a fotografare i dettagli piú carini).









La parte meno romantica, che riguarda i mesi duri passati a star dietro a muratori ed impresari portoghesi e che ci sono costati tanto stress ve la risparmio (interessante comunque notare come qui la burocrazia del compravendita sia molto piú snella e a vantaggio del compratore rispetto che in Italia).
Del resto ora è andata, voglio lasciarmi indietro le pesantezze che l'anno scorso ha portato con sé e cercare di concentrarmi su quel poco di bello che resta.
Come ad esempio piantare dei gelsomini rampicanti sul balconcino, perché voglio che la magia del loro profumo mi ricordi come sia semplice, a volte, riuscire a gioire per qualcosa di piccolo piccolo.
[PS tecnico: ho avuto problemi di formattazione con le immagini, quindi può darsi che sui feed appaia tutto sfalsato; se volete vedere le foto in ordine dovrete passare dal blog].



