Magazine Cinema

Rubber

Creato il 03 settembre 2011 da Robydick
Rubber2010, Quentin Dupieux.
Film inclassificabile, recensito per affinità elettiva da un personaggio inqualificabile, l'amico Nicola (aka Dr.Nick), al quale passo subito la parola.

Meet robert, uno pneumatico si pensa brandless nato nel deserto di uno dei deserti americani, quelli dove le strade sono dritte all'infinito, il sole incazzato 24/7 e la gente muore come formiche. Quelli dove l'unico segno di civiltà sono i motel con la piscina (col morto), poliziotti con gli occhiali e i baffi da sole e le discariche di pneumatici brucianti (povero robert!).
Ma non è questo il punto, il punto è questo .
Ma non la parola, il punto proprio, tipo questo .
Capito? Bene.
Comunque c'è da dire che il film non dura tanto, e se ci mangi il tacchino dura anche meno, il che è strano visto che almeno 3-4 giorni ce li passano in quel deserto, ma forse devono essere degli effetti speciali perché qua da me è iniziato che era sera ed è finito che era poco più di sera. Tipo di un'oretta di più.
Il fatto è che secondo me non ci stai capendo granché, forse perché ti manca il binocolo, per cui fai un bel respiro che ti dico io quello che si vede.
Allora, te lo ricordi Robert, no? La gomma brandless. Ecco, Robert un bel giorno si sveglia ed è tenerissimo e sembra un cucciolo di bambi perché pian pianino impara a rotolare. Solo che poi più che a bambi assomiglia al bombarolo di De André perchè come riesce a fare qualche metro di rotolata si mette a far esplodere chiunque gli
tagli la strada: ragni, animaletti, conigli (Poveri coniglietti! Almeno son buoni da mangiare... ma no idiota, sono finti! È pur sempre un film no?) e, sì, anche loro. Loro le persone, dico.
Lo so che non riesci a capire perché io sono un pessimo narratore, ma ora provo a spiegartelo. Più o meno fa così: vede la vittima no, uno qualunque, gli ci si mette davanti dritto e incazzato come un toro, poi comincia a tremare tutto e la musichetta si fa più elettronica e fracassona (Un po' come i mal di testa di tizio in Pi, l'hai visto Pi, no?) e poi bum. Anzi, splat, meglio. La testa esplode
in una moltitudine di cocci di cranio misti a poltiglia rossa e cervella-come-frattaglie. Molto scenico, in effetti.
Insomma ammazza tutti tranne una donna che gli piace mucho.
Bisogna ammetterlo, per essere un copertone ha gusti niente male in quanto a femmine, che Roxane "Sheila" Mesquida è un gran bel pezzo di. Persona.
E insomma la segue ovunque perché è un po' perso, anche se in realtà poi non gliene frega un granché. Forse s'è reso conto che tutto quello che le può dare è un buco, tipo doppione, no?
E quindi lui è Robert, e ora lo sai, ma poi nel film c'è altra gente eh.
Uno che non si capisce che ci sta a fare ma è abile ad ammazzare tacchini, forse alla fine pulirà la sala. Poi c'è il pubblico, tra cui io e te appunto, però te non hai il binocolo e io sì, per questo ti sto raccontando tutto. Poi ci sono dei poliziotti, un hippy con una maglia degli Yes strafiga, un ragazzino, una donna delle pulizie, il gestore di un motel, gente che lavora, Hollywood e un corvo. Alcuni sanno che è un film, altri lo imparano, altri ancora lo ignorano.
Anche se in realtà lo sanno tutti perchè non credo che Quentin Dupieux (il regista) abbia filmato tutta quella gente senza che lo sapesse. Insomma quello che ti voglio dire è che tutti sapevano di fare un film ma alcuni no, o se lo son scordato o hanno rare malattie, boh.
E quindi basta, io a vederlo mi sono divertito, probabilmente tu a leggere no. Per questo forse avresti già dovuto smettere molto prima e usare quel tempo guadagnato per andarlo a cercare in giro.
Tipo io ti dico che sono stato in montagna e l'ho pescato da un torrente.
Menzione speciale a Quentin Dupieux (il regista) che è anche (l'autore delle musiche) che di solito è noto come Mr.Oizo ma stavolta ha usato il suo nome d'arte.
Ma ora basta davvero. Guardatelo e stop.
Perchè?
No reason.


Robydick:
Il testo di Nicola è molto descrittivo del film in realtà, anche se potrebbe non sembrarlo. Il film "Pi" che cita, se non s'è colto il link che ho inserito, è il bellissimo "Pi Greco - Il Teorema del Delirio" di Darren Aronofsky, thriller da Olimpo a visione obbligatoria.
Nicola, ribadisco, ha descritto più che a sufficienza questo film curioso. Aggiungo solo un mio pensiero, inevitabile e pure banale, sull'espressività del copertone. Passato un primo sgomento, immediatamente comprendi le sue sensazioni, chiamiamoli sentimenti, e questo senza che esso possa parlare tantomeno mostrare mimiche facciali o sbraccianti che si voglia. Chiaro che musica ed effetti sonori ci mettono del loro, ma le scene funzionerebbero anche senza e sono molte quelle che hanno semplicemente i rumori di scena.
Non sono un esperto di comunicazione come non lo sono di nulla, ma penso che questo divertissement di Quentin Dupieux meriti da parte di qualche parruccone della materia un minimo di attenzione. Quali sono i segnali veri e reali che la nostra mente interpreta per valutare, giudicare lo "stato d'animo" di un essere vivente quando non di un oggetto? Non deve fare ridere la cosa, teorie buddiste parlano dell'illuminazione come uno status vitale di animali, piante, oggetti inanimati, frutto dell'opera dell'uomo o semplicemente della natura. E' un concetto che sposo, ché unisce sotto un'unica Legge tutto l'ambiente nella sua interezza, è una forma di Etologia Universale nel senso più ampio.
Guardarlo, lo consiglio anch'io coll'imperativo nickiano.
Se il cervello rimane acceso, anche a funzioni ridotte, se ne cava persino
qualche pensiero interessante.
Dr.Nick e Robydick
Frameshow accompagnato da una versione live di "Aero Dynamik" dei mitici Kraftwerk, che ci calza a pennello!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :