Servillo arriva alla Cineteca di Bologna per presentare un film tristemente dimenticato (o mai conosciuto).

L'emozione nell'incrociar lo sguardo con uno dei più grandi pilastri cinematografici odierni del Bel Paese è forte, ma subito questi stempera l'atmosfera con una parlata schietta, che introduce al film e alla sua natura, condendo il tutto con qualche frecciatina alla Rai. “Il film è… non posso dirlo io che sia straordinario, però sicuramente è interessante”; queste (con qualche licenza da parte del sottoscritto) le parole di Servillo, che spiega poi come la pellicola sia una riproposizione della piece teatrale di Eduardo De Filippo diretta da Paolo Sorrentino (Il divo, La grande bellezza). Effettivamente la pellicola è girata su un palcoscenico, l'opera comprende attori legati al mondo teatrale, come Anna Bonaiuto, Roberto De Francesco e Enrico Ianniello.
Finita la presentazione Servillo si accomiata, ed ill film inizia; e comincia anche la sorpresa. Arrivato al cinema in sordina, non mi sarei mai aspettato di trovarmi così catalizzato da un'opera mai distribuita e mai neanche sentita nominare. Ma passiamo a parlare concretamente di Sabato, domenica e lunedì.
Il plot ci porta a seguire le vicende di una famiglia napoletana, intenta a condividere con parenti e amici il giorno “sacro e intoccabile” della domenica. Nonostante l'atmosfera festiva, le forze in gioco si scatenano, e la tranquilla giornata di riposo si trasforma in una fiumana di parole ininterrotte e di persone che capitombolano senza soluzione di continuità fuori e dentro alla scena.

Nonostante sia a tutti gli affetti uno spettacolo teatrale vero e proprio, con spoglie scenografie da palcoscenico, bisogna più volte ricordarsi che l'opera è film a tutti gli effetti. Montaggio e regia sono presenti, e assumono anzi ruolo di non poco conto. E' grazie alla macchina da presa che lo spettatore non appare più distaccato dagli attori, ma si muove attorno ed in mezzo ad essi. Qui è lo sguardo di Sorrentino che seleziona le personalità più importanti da sottolineare nei diversi momenti, tagliando via più e più volte l'entrata in scena dei personaggi. L'effetto che viene a crearsi è ancora una volta catartico, nel quale i maestosi piani sequenza trovano motivo e necessità di esistere, e non solo onanistico virtuosismo estetico.
Come Servillo dice nella presentazione, questo Sabato, domenica e lunedì trova distinzione dalla sua forma teatrale principalmente perché il teatro è un qualcosa in continuo accadimento, inarrestabile come lo è il tempo, a differenza del cinema. Per questo il film assume una volta in più carica ammaliatrice, perché tiene tra le braccia allo stesso tempo il fascino del “ora e mai più” teatrale e dell'immersione che solo un opera cinematografica può regalare.
ASSUEFACENTE
Elia Andreotti
Regia: Paolo Sorrentino – Cast: Anna Bonaiuto, Alessandra D'elia, Toni Servillo, Roberto De Francesco, Enrico Ianniello, Gigio Morra, Monica Nappo, Elisabetta Pedrazzi, Toni Laudadio, Marcello Romolo – Nazione: Italia – Anno: 2004 – Durata: 135'
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