Salone del mobile 2015 cinque cose da ricordare
1- Il salone del mobile nasce a Milano nel 1961, alla prima edizione parteciparono 328 aziende distribuite su un’area espositiva di 11.860 m². Arrivarono oltre 12.000 visitatori, di cui 800 proveniente dall’estero. Nessuna promozione, funzionò soltanto in passaparola. Oggi ci sono 2000 espositori e si parla di affluenza e previsioni: 350mila visitatori provenienti da 160 paesi diversi, di questi circa 24mila sono cinesi.
2- Il corpo umano diventa oggetto di design, o meglio una parte del corpo umano: la schiena, per l’esattezza. L’onirica libreria Schiena del designer Pietro Travaglini sarà in mostra al Superstudio Più di Via Tortona 27, inaugurazione evento, ad invito, con suggestive video-installazioni a cura del regista Marco Pozzi realizzate su fotografie di Giovanni Gastel e direzione coreografica di Davide Montagna.
3- CromArtica e l’arte del riuso. Mai buttare, la parola d’ordine è ricreare. In Via Corsico 3 potete vedere come si recuperano i vecchi mobile per riadattarli a nuovi usi. “La casa di CromARTica”, marchio di ecodesign che prima ripensa e poi riusa i materiali di scarto, recupera vecchi mobili per regalargli una seconda vita. Da un’idea di Elio Misurello, che ha unito il lavoro di designer alla sua passione artistica e pittorica. Buoni spunti e tanta qualità.
4-Euroluce. Il 2015 è proclamato dall’Unesco l’ Anno Internazionale della Luce, dunque al Salone ritorna lo spazio Euroluce pieno di novità in fatto di illuminazione. Si tratta della manifestazione che mette in mostra le novità in fatto di apparecchi di illuminazione per architettura, residenze, luoghi di lavoro, spazi e terziario. Sarà visitabile da sabato 18 a domenica 19 aprile. Non perdetevi l’installazione “La Passeggiata” che rappresenta l’emblema di una nuova visione “work-life balance” tra ambienti di vita e di lavoro, nell’ambito della quale Artemide illumina gli spazi sia interni che esterni con due lampade firmate dall’architetto: Tolomeo speciale outdoor e Led Net.
5-Golden Chandelier. 378 miniature realizzate a mano, sospese su fili d’oro, per formare lo storico vello d’oro, dal 1850 trademark dell’azienda Brooks Brothers. L’installazione, che potete vedere all’interno del negozio di San Pietro all’Orto 10, è vincitrice del RIBA Best Dressed Window Award 2014, premio alla creatività istituito a Londra, è stata ideata da Squire and Partners e realizzata da Marangoni Design.
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