Salvate fratello orso

Ora tocca agli orsi cadere nelle grinfie fameliche della Lega Nord. Non contente delle polemiche con gli immigrati, i meridionali, i neri e i rom, ora le camicie verdi se la prendono anche con gli orsi, in comune accordo con il Sudtiroler Volkspartei.

La Commissione preparatoria del Dreierlandtag, consorzio che unisce Tirolo, Sud Tirolo o Alto Adige che dir si voglia e Trentino, ha approvato una mozione del SVP contro gli orsi sloveni che, introdotti anni fa nel parco naturale Adamello Brenta, hanno sconfinato in Alto Adige, in Austria e in Baviera. Il Carroccio non ha mancato di esternare di essere pronta ad abbattere uno a uno gli orsi clandestini. La scusa? Sono una minaccia per chi vive e lavora in quella zona.

Non solo gli orsi sono una specie protetta dal 1939 e quindi la loro uccisione è un reato, ma quegli animali sono da considerarsi italiani a tutti gli effetti.

Sono stati portati nei boschi italiani nell’ambito del Progetto Ursus, avviato nel 1996 a spese dell’UE per salvare una specie, quella dell’orso bruno, che rischiava gravemente di sparire dalle Alpi italiane, poiché erano presenti solo tre esemplari e per giunta tutti maschi. Il Parco Naturale, la Provincia di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, dopo un referendum positivo, si adoperarono per introdurre  10 esemplari in tre anni, dal 1999 al 2002, tutti regolarmente muniti di collare elettronico e permesso di soggiorno.

Il progetto è andato a buon fine visto che la popolazione di orsi ha raggiunte le trenta unità. Gli animali sotto accusa, quindi, sono nati in Italia, altro che clandestini.

La polemica contro gli orsi bruni è ciclica, ma questa è la prima volta che è sostenuta dalla Lega. D’altronde, il SVP ha fatto la sua parte quando c’era da salvare il governo, evidentemente regalargli lo Stelvio non era sufficiente.