Samsung Galaxy Ace Plus con Kit Kat: meno selfie e più performance
Creato il 26 aprile 2014 da Marianocervone
@marianocervone
Ieri ho deciso di aggiornare il sistema
operativo del mio smartphone, un Samsung
Galaxy Ace Plus che, come molti sapranno, da due anni è arenato a Gingerbread, sistema Android già obsoleto quando il telefono
venne immesso sul mercato agli inizi del 2012. Anziché sottostare, e attendere
la casa produttrice, Samsung, che
millanta un rilascio ufficiale di un aggiornamento senza averne mai avuto le
reali intenzioni, mi sono armato di coraggio, e tutorial on-line, ed ho deciso
di passare a Kit Kat 4.4.2 ultima
release dell’Os del robottino verde. Dopo averne letto i vantaggi e gli svantaggi
di un update ufficioso (tra i quali la rinuncia, spero momentanea, a fotocamera e radio) ho deciso di procedere comunque. Forse farò meno selfie,
ma in compenso ho avuto un telefono più performante. Sì, perché il GT-S7500, questo il modello del
telefono, è uno smartphone di fascia media, che, se avesse beneficiato o beneficiasse
di aggiornamenti ufficiali, a dispetto dei suoi due anni di vita, non avrebbe
nulla da invidiare ai suoi più blasonati (e costosi) cugini di fascia alta,
spesso acquistati più per moda che per reale necessità.
Grazie a questa ROM non ufficiale di Kit Kat,
ho ottenuto aggiornamenti software (delle “app” in gergo) come Gmail, che sono stati resi disponibili
solo da Ice Cream in poi, successore
di Gingerbread. Un danno per chi, come me, utilizza il telefono anche per
inviare messaggi di posta elettronica, twitter,
facebook e tutte quelle applicazioni
che sono di diritto entrate a far parte del nostro quotidiano, e che adesso
sono molto più veloci e funzionali.
Probabilmente per ora farò meno foto, o dovrò
camminare con una macchina digitale in tasca, ma guardando le performance del
telefono con questo aggiornamento (assolutamente non ufficiale), viene da
chiedersi come mai Samsung l’abbia di fatto abbandonato a se stesso, e non
abbia consentito il miglioramento di quello che poteva essere un prodotto
migliore.
Il mio non vuole essere assolutamente un
invito ad eseguire la stessa pratica sui propri smartphone, ma solo una critica
ed un’esperienza personale di quanto anche un modello datato di smartphone
potrebbe ancora reggere il passare del tempo con i dovuti (e ufficiali)
aggiornamenti.
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