Si comincia ad avere un passato quando si torna al paese a salutare i defunti, quando c’è da restar fermi guardando il marmo e parlare alle ossa.
Nei pomeriggi assolati d’estate, quando il canto delle cicale annuncia il trascorrere delle ore, si scopre di avere una storia da raccontare per forza di cose trascorse, per forza di pensieri che si annidano sulla lingua, scivolano tra i denti e vengono fuori in sospiri.