Tra pochissimi giorni ci appresteremo a festeggiare tutti gli innamorati del mondo e come ogni anno sarà un tripudio di fiori, cuori, amori. Regali a cui pensare, cene da organizzare e sentimenti da rispolverare ma uno sguardo al passato per capire il presente e proiettarsi nel futuro penso non faccia mai male!
La festa di San Valentino oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu diffusa dai frati benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo di Terni ma venne ufficialmente istituita nel 496 d.c da Papa Gelasio I. La pratica moderna, centrata sullo scambio di messaggi d’amore e regali fra innamorati, invece, risale probabilmente al medioevo, riconducibile alla tradizione dell’amor cortese.
San Valentino, conosciuto anche come San Valentino da Terni o San Valentino da Interamna (da Interamna di Nahars antico nome della città di Terni e luogo di nascita del Santo intorno all’anno 176 d.c.), è stato un vescovo romano, divenuto martire. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare su episodi riguardanti la vita di San Valentino. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa ed in seguito anche dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici.
Nell’anno 270 d.c., Valentino si trovava a Roma, giuntovi per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Venne arrestato sotto Aureliano in quanto l’Impero Romano a quei tempi praticava le persecuzioni cristiane e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio del 273 d.c. Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite in una teca le sue reliquie.
Altre reliquie sono custodite in una cattedrale di Savona, in una chiesa in Sardegna, a Belvedere Marittimo in Calabria ed in una chiesa di Vico del Gargano. Ma un’altra parte delle reliquie del Santo sono situate in un piccolo paesino di montagna, Abriola, in provincia di Potenza, in Basilicata, dove il Santo, prima di morire, fu mandato in esilio.
Ed è proprio dei festeggiamenti che si svolgono ad Abriola che vorrei parlarvi. Sarà una giornata tutta dedicata agli innamorati quella organizzata per il 14 febbraio, dove alla classica festa si uniscono le celebrazioni per il Santo Patrono. Un San Valentino che si potrà trascorrere tra falò, cioccolato, baci e fuochi d’artificio, a cui si aggiunge la processione del Santo per le strade del borgo e la finale benedizione delle coppie di fidanzati e dei coniugi per l’anniversario del 25° e 50° anno di matrimonio. Quella di San Valentino è la festa dell’identità abriolese, che vanta nella storia del borgo la presenza del Santo più celebrato al mondo. La tradizione popolare di Abriola su San Valentino parla di un grande evento a lui legato secondo il quale “Abriola fu da questi salvato da una terribile carestia, con un miracoloso ordine di due carri di grano a due carrettieri, i quali, giunti ad Abriola e riconosciuto il committente nel Santo immortalato nel busto ligneo, rinunciarono al loro compenso”.
In qualunque modo la storia sia andata, ad Abriola San Valentino è venerato almeno dal Seicento, come attestano il busto ligneo e le reliquie del Santo, conservate nella Chiesa Madre del paese.
I festeggiamenti iniziano l’8 febbraio per concludersi il 14. Verrà riservato molto spazio al volontariato con le associazioni presenti sul territorio, alla tutela delle produzioni tipiche con l’Associazione Coltivatori Diretti di Potenza, alla Convenzione di Istanbul con un convegno sulle azioni di contrasto e di prevenzione al femminicidio, allo sport con lo slalom parallelo di San Valentino nella località sciistica Sellata-Pierfaone, alla rivisitazione della “Leggenda del grano”, alla letteratura con la cerimonia di premiazione e consegna del Premio “San Valentino”: Sezione “poesia” e sezione “amore per le origini”.
Nella giornata del 14 si potranno vivere momenti di particolare suggestione, oltre a quelli prettamente religiosi, si assisterà all’accensione e alla benedizione dei tradizionali “Fucanoj” (inaugurazione di un museo virtuale dedicato a Giovanni e Girolamo Todisco (due artisti del Cinquecento e Seicento lucano). Nella serata del 14 anche momenti di piacevole degustazione, sia di prodotti tipici e sia dei cioccolatini de “Le delizie di San Valentino”, ma anche uno spettacolo musicale tra le vie cittadine con i “Cantastorie”. Infine seguirà una fiaccolata ed un “Brindisi dell’amore stellare” con spumante e dolce tipico di San Valentino. Poi, a mezzanotte, finale a sorpresa con baci e abbracci nel segno del Santo Patrono, il tutto “condito” con accattivanti fuochi pirotecnici.
Direi davvero un programma ricco e variegato quello di Abriola per festeggiare l’amore ma anche e soprattutto le tradizioni. A tutti gli innamorati e non del Sud, Abriola vi aspetta per festeggiare insieme!