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Sangue di cane, di Veronica Tomassini

Creato il 31 marzo 2011 da Libriconsigliati
Sangue di cane

Sangue di cane

Titolo: Sangue di cane

Autore: Veronica Tomassini

Editore: Laurana
Pagine: 232
Prezzo: € 16,00
Pubblicazione: settembre 2010
ISBN: 978-88-9699-902-8

Valutazione Libri Consigliati: imperdibile.

Marcin era morto. Io avevo i pidocchi. Cioè successe nello stesso momento, Marcin cagava sangue, stava morendo, beveva e cagava sangue. Io invece avevo prurito ovunque, dietro la nuca soprattutto. “C’hai la rogna”, mi diceva Tano, il pescatore, l’amico di Ivona. Ma Ivona stava con Marcin e Marcin stava morendo perché cagava sangue.

Incipit folgorante per il romanzo Sangue di cane di Veronica Tomassini, edito dalla coraggiosa casa editrice Laurana, che catapulta subito il lettore in un mondo fatto di dolore, di passioni, di corporeità.

Raccontare questo libro non è semplice, perché ogni tentativo di descrizione sembra riduttivo. È, infatti, uno di quei libri che bisogna “vivere”, che è più di “leggere”, perché ci trasporta in un mondo che preferiremmo non vedere, in una realtà ai margini della società e della cui esistenza vorremmo non sapere.

È il mondo sommerso di Slawek e dei suoi amici polacchi, in una Siracusa che sembra ignorare i suoi tanti “sottouniversi”. Ed è con questo mondo che entra in contatto la protagonista del romanzo, giovanissima e di buona famiglia, il cui nome non viene mai citato, e che racconta la sua storia in un lungo monologo, una struggente lettera scritta per il suo amore polacco, in cui ripercorre tutte le tappe della loro storia senza risparmiarsi nulla, senza risparmiarci nulla.

Slawek lavora ai semafori, Slawek è alcolizzato, Slawek va a puttane, Slawek ha un passato violento alle spalle, una moglie e un figlio dimenticati in Polonia. Lei è una ragazzina di sani principi – non beve, non fuma, non si droga, non si prostituisce – che in comune con lui ha forse solo una certa inquietudine che la spinge ad andare oltre i confini e le regole condivise del suo mondo piccolo-borghese. Eppure lo ama, di un amore giovane e maturo al tempo stesso, un amore che si sporca le mani nel fango e nel vomito, un amore fatto di piccole conquiste, di cadute repentine e di grandi illusioni.

I personaggi che fanno da contorno a questa storia sono diversi. Ci sono gli amici polacchi di Slawek, che ad uno ad uno cadono come birilli su una pista da bowling, abbattuti da alcol e droga. C’è il commovente Piak, «il cane ubriaco, il cane polacco [...]. Rognoso, scarno, tale e quale a Yurek e Danuta. Morirono tutti e tre a distanza di poco». C’è la “creaturina”, una suora laica intrisa di una spiritualità quasi soprannaturale, e il burbero professore che accolgono Slawek. Ci sono i genitori di lei, figure dolenti e umanissime, che disapprovano decisamente le sue scelte ma non abbandonano mai la figlia e sperano, insieme a lei, in un finale diverso. C’è l’amica psicologa, che non si vede mai, con le sue brave teorie apprese dai libri e mai sperimentate. E c’è il parco, luogo di ritrovo e di perdizione dei polacchi di Siracusa. E poi c’è Grzegorz, figlio di questo amore disordinato, malato, doloso, vittima più degli altri in questa “saga polacca”.

Il finale è intenso e lascia un retrogusto amaro: è una fine, ma «doveva essere un inizio», come ripete più volte la protagonista con una disarmante consapevolezza.

La scrittura della Tomassini è potente e trascinante, colta, anzi coltissima, lirica, eccessiva e a volte un po’ disturbante (ma è la vicenda nel suo complesso a essere eccessiva e disturbante e la scrittura si rivela funzionale alla storia).

Indubbiamente, Sangue di cane, considerato uno dei migliori esordi dell’anno (2010), è un libro che non lascia indifferenti. Lo odierete, forse, infastiditi dal mondo che racconta e dal modo in cui lo racconta. O, più probabilmente, come è successo a me e a tantissimi lettori e critici, lo amerete proprio per la sua capacità di introdurci fisicamente in un sottouniverso di uomini e donne puzzolenti, volgari, ingrati, perduti… ma non meno degni di vivere e di amare.

Mariella Sciancalepore per Libri Consigliati

L’AUTORE

Veronica Tomassini, siciliana di origini umbre, scrive sul quotidiano «La Sicilia» dal 1996. Sangue di cane è il suo primo romanzo.

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