Magazine Cultura

SANGUE DI CANE di Veronica Tomassini

Creato il 06 settembre 2010 da Paolo Franchini

Polacco. Il miglior uomo che mi potesse capitare. Polacco. Il tuo sangue scorre nelle vene di mio figlio. Il tuo sangue, le tue lacrime, il tuo seme è ciò che reclamo ancora nei segreti del mio corpo, un corpo che non smette di agitarsi al solo pensiero di una carezza polacca, di un bacio polacco, di un amore polacco.

SANGUE DI CANE di Veronica Tomassini
Sangue di cane
di Veronica Tomassini
Laurana, Pagg.196, Euro 15,00
Collana Rimmel, narrativa italiana
In uscita il 10 settembre 2010 

Sangue di cane è una lunga lettera d’amore. Ed è allo stesso tempo una storia spaventosa, che ci porta in luoghi che nessuno di noi conosce, in mezzo a una deriva di immigrati dell’est, di senzatetto, di malati di alcol e di nostalgia, di barboni, di prostitute. È tra di loro che la protagonista, una giovane donna di Siracusa, ha trovato il polacco Sławek, un tronco d’uomo che di professione fa il semaforista e che per sopravvivere allunga la mano chiedendo “Poco spicci, prego”.

È con loro che la protagonista condivide la sua quotidianità: e così si trova a litigare con i genitori che non tollerano il suo aver scelto un immigrato come compagno di vita, a cercare i soldi per andare avanti e ad aiutare Sławek a disintossicarsi dall’alcol, perché l’alcolismo non è un vizio, è una malattia. Alle spalle dell’uomo c’è un matrimonio contratto in patria e un passato in cui il suo mestiere è stato quello della violenza, nel futuro invece ci dovrebbe essere la costruzione di una nuova famiglia, anche perché dall’unione con questa ragazza siciliana è nato Gregorz.

Ma Veronica Tomassini ha scritto un romanzo il cui scopo non è certo quello di consolarci, ed è quindi difficile immaginare un lieto fine. Perché vale la pena di leggere Sangue di cane? Perché ci fa vedere da vicino un’Italia che
esiste, ma alla quale continuiamo a voltare le spalle. In secondo luogo perché si tratta di una storia d’amore intensa e coinvolgente. Non da ultimo perché è un libro meravigliosamente scritto, con una lingua letteraria fatta di tante lingue (l’italiano, il dialetto locale, altri dialetti, il polacco), forte di uno sguardo che non tralascia niente ma che allo stesso tempo prova commozione per tutto.

Veronica Tomassini, siciliana di origini umbre, scrive sul quotidiano “La Sicilia” dal 1996. Sangue di cane è il suo primo romanzo.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :