Un pozzo senza fondo, una vergogna unica, per la quale non si trovano parole adeguate, la miseranda fine del modello sanitario lombardo, esaltato come emblema di progresso e ora sprofondato nel baratro delle inchieste più umilianti per un’istituzione importante e prestigiosa come la Regione Lombardia. Sono infatti in corso sequestri per 53 milioni di euro, fra beni immobili e quote di società. Anche lo yacht di Daccò, il faccendiere ciellino amico del presidente Roberto Formigoni, è stato sequestrato.
La polizia giudiziaria della Procura di Milano ha messo i sigilli infatti anche allo yacht “America”, l’ex “Mi amor”, un Ferretti di proprietà del faccendiere formigoniano.
Si tratta delle conseguenze dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. I beni sono stati sequestrati proprio alle cinque persone messe in manette lo scorso aprile, Daccò compreso.
E’ il gip Vincenzo Tutinelli a dirigere l’operazione, avendo accolto la richiesta dei pm Luigi Orsi, Laura Pedio, Gaetano Ruta e Antonio Pastore.
Sono stati messi ‘i sigilli’ anche a circa 1.000 bottiglie di vini pregiati per un valore di circa 300mila euro. La Guardia di Finanza di Milano inoltre ha sequestrato un’auto di lusso.
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