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Sapori della tradizione romagnola: il formaggio di fossa

Da Agriturista
Formaggio di fossa

Fonte: Claudio del Frate

Emilia Romagnasapore intenso

Questo formaggio di origini povere, realizzato con latte ovino e vaccino, oggi è piuttosto in auge anche nei ristoranti più modaioli.

Ciò che lo distingue dalla maggior parte dei formaggi è il suo sapore caratteristico e mai uguale, che passa dal dolce al piccante e che gli conferisce originalità e lo rende anche protagonista di ricette combinato sia con ingredienti della tradizione romagnola che con altri elementi più esotici.

A cosa deve questo sapore caratteristico, che a tratti richiama il tartufo e il sottobosco? Alla stagionatura che avviene in “fosse” di tufo, in un ambiente molto umido e buio in cui le forme vengono messe a riposare durante 3 mesi, da agosto a novembre.

Le origini del formaggio di fossa sono antiche e il metodo di stagionatura si deve ad una motivazione molto pratica: anticamente si producevano grandi quantità di formaggio nel periodo estivo ma, per evitare che le forme non consumate in breve tempo andassero a male, si conservavano all’interno di queste fosse, avvolte da panni bianchi, per poterle mangiare senza problemi durante l’autunno e l’inverno.

Romagna

Fonte: Andrea de Poda

RiminiForlì-CesenaTalamellodepositi granari

È possibile visitare questi depositi a partire dal mese di novembre, quando il formaggio è considerato pronto e viene tolto dalle fosse. Questo avviene in genere intorno al 24 di novembre, quando Sogliano celebra la festa di Santa Caterina.

In queste zone vi sono anche molti borghi che meritano di essere visitati, come Sant’Agata Feltria e San Leo.

Se volete conoscere le terre del formaggio di fossa vi consigliamo di alloggiare presso una delle seguenti strutture:

Sapori della tradizione romagnola: il formaggio di fossa

Podere della Rosa

Sogliano al Rubicone

Intera struttura o camera, posti letto (1-10)

L’agriturismo, immerso nel verde delle colline della Romagna nella valle del Rubicone, a 10 km da Rimini e da Cesena. Ricavato da un casolare risalente 1700 costruito interamente in sasso, la casa…
Sapori della tradizione romagnola: il formaggio di fossa

Falcon Hotel

Sant’Agata Feltria

Camera, posti letto (2-80)

Il Falcon Hotel si trova a pochi passi dal centro storico di Sant’Agata Feltria. Il nostro albergo è dotato di 38 camere spaziose e confortevoli. Due di queste camere sono state attrezzate per…
Formaggio di fossa

Fonte: Claudio del Frate

Emilia Romagnasapore intenso

Questo formaggio di origini povere, realizzato con latte ovino e vaccino, oggi è piuttosto in auge anche nei ristoranti più modaioli.

Ciò che lo distingue dalla maggior parte dei formaggi è il suo sapore caratteristico e mai uguale, che passa dal dolce al piccante e che gli conferisce originalità e lo rende anche protagonista di ricette combinato sia con ingredienti della tradizione romagnola che con altri elementi più esotici.

A cosa deve questo sapore caratteristico, che a tratti richiama il tartufo e il sottobosco? Alla stagionatura che avviene in “fosse” di tufo, in un ambiente molto umido e buio in cui le forme vengono messe a riposare durante 3 mesi, da agosto a novembre.

Le origini del formaggio di fossa sono antiche e il metodo di stagionatura si deve ad una motivazione molto pratica: anticamente si producevano grandi quantità di formaggio nel periodo estivo ma, per evitare che le forme non consumate in breve tempo andassero a male, si conservavano all’interno di queste fosse, avvolte da panni bianchi, per poterle mangiare senza problemi durante l’autunno e l’inverno.

Romagna

Fonte: Andrea de Poda

RiminiForlì-CesenaTalamellodepositi granari

È possibile visitare questi depositi a partire dal mese di novembre, quando il formaggio è considerato pronto e viene tolto dalle fosse. Questo avviene in genere intorno al 24 di novembre, quando Sogliano celebra la festa di Santa Caterina.

In queste zone vi sono anche molti borghi che meritano di essere visitati, come Sant’Agata Feltria e San Leo.


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