Roberto Saviano
Leggo di Roberto Saviano, della crociata del “Il Giornale” contro di lui. E sì ha detto quello che già si sa, la Mafia al Nord, ma ovvio che la verità fa male, ed allora buttiamolo giù, mettiamolo in croce.
Ammetto onestamente che non ho amato il film Gomorra, semplicemente incomprensibile, sono arrivata a mettere i sottotitoli in inglese, suscitando l’ilarità di mio marito che non capiva come mai non comprendevo la mia “lingua”. Vai a spiegare che era napoletano stretto.
Gomorra non l’ho letto, non mi interessava, ma effettivamente il coraggio di scriverlo non è da poco.
Saviano vive sotto scorta. Un uomo solo. Il solo pensiero mi fa rabbrividire. Non ha neanche una famiglia. Non lo invidio.
Ed adesso……….. gli sono tutti contro. Tipico, i martiri da vivi non si reggono, quindi tutti addosso, spariamo alla Croce rossa, poi Dio non voglia gli succedesse qualcosa, si batterebbero tutti il petto. Ipocrisia tipica italiana.
Il non vedo, non sento e non parlo colpisce ancora, lui parla e paga per tutti, anche per chi tace ed acconsente. Io non lo voglio santificare, ma sarebbe ora che la mentalità omertosa che tanto ci ha reso ingiustamente famosi all’estero cessi. Saviano non dovrebbe essere ne’ Santo ne’ Diavolo, ma solamente uno scrittore in una società civile.
Purtroppo per lui e per noi non è così.