19 febbraio 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •
commento di Maurizio ErmisinoSummary:
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù. Supercalifragilistichespiralidoso. Cam-Caminì. Chi non ricorda le famose canzoncine di Mary Poppins, il film con Julie Andrews uscito negli anni Sessanta e diventato un cult senza tempo con cui sono cresciuti milioni di bambini? Eppure, se vi dicessimo che l’autrice dei libri da cui è tratto il film non amava particolarmente queste allegre canzoncine scritte dai fratelli Sherman, e nemmeno gli inserti di animazione, ci credereste? Invece è tutto vero. Lo vediamo in Saving Mr. Banks, il film che racconta la storia di Pamela Lyndon Travers, l’autrice dei romanzi su Mary Poppins, e delle due settimane passate a Los Angeles con Walt Disney nel 1961 per discutere del progetto. O meglio, per cercare di boicottarlo…
Le cose andarono così. Negli anni Quaranta Walt Disney fece una promessa alle sue figlie: realizzare un film dalla loro serie di libri preferita. Ma non avrebbe mai immaginato che ci sarebbero voluti quasi vent’anni. Non aveva fatto i conti con l’autrice, che non aveva nessuna intenzione di lasciare la sua amata, magica tata tra le mani della macchina produttiva hollywoodiana. Sì, perché P. L. Travers odiava tutto quello che era americano, figurarsi Disney. Ma, una volta che le vendite dei libri iniziarono a calare, la Travers accettò di andare a Los Angeles per sentire le idee di Disney per l’adattamento. Che, forte di storyboard immaginifici e delle canzoni che sarebbero diventate famosissime, provò a fare di tutto per convincere l’autrice, senza riuscire a smuoverla. Fu solo andando a scavare nell’infanzia dell’autrice, a scoprire i suoi fantasmi, che Walt riuscì a liberarla, e a liberare Mary Poppins. Nel passato della Travers c’era infatti la morte per alcolismo del padre, trauma da cui non si riprese mai. E proprio il padre fu il modello su cui fu creato il personaggio di Mr. Banks, il padre che trascura moglie e figli.
Saving Mr. Banks vede in scena una coppia d’eccezione. Tom Hanks ha i capelli impomatati e i famosi baffetti di Walt Disney, ed Emma Thompson, con un’acconciatura old fashioned, capelli corti e ricci, è P. L. Travers. L’attrice inglese desiderava lavorare da tempo con Hanks, ed è stata proprio lei a chiamarlo e a convincerlo. Le piaceva il fatto che il film non fosse una storia d’amore, anzi. È tutt’altro. “Parla di una battaglia che entrambi vincono e perdono” ha dichiarato la Thompson. Accanto ai due grandi attori ruota un cast stellare, da Paul Giamatti (è l’autista che accompagna la scrittrice nel suo soggiorno a Hollywood) fino a Colin Farrell e Ruth Wilson (i genitori della Travers nei flashback della sua infanzia).
Saving Mr. Banks, diretto da John Lee Hancock, è uno di quei film che segue una tendenza sempre più in voga oggi, quella di andare dietro le quinte di un film, o di assistere alla creazione di un’opera d’arte. Per capire quello che accade prima o durante le riprese di un film, o cosa c’è dietro alla nascita di un libro. Così in Hitchcock abbiamo assistito alla storia di Psycho, e in Marilyn siamo stati sul set de Il principe e la ballerina e nei suoi dintorni. E ancora, per restare in ambito letterario, in Neverland – Un sogno per la vita abbiamo avuto la fortuna di vivere la creazione di Peter Pan. È un modo diverso per capire, ed amare, il cinema.
di Maurizop Ermisino per Oggialcinema.net
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