NOTIZIE (Rio de Janeiro). Clarence Seedorf credeva di averne viste di tutti i colori nella sua ormai chilometrica carriera nei campi di calcio di tutto il mondo. Ma la sua seconda espulsione in carriera, una sorta di record viste le centinaia di gare disputate dalla mezzala olandese, ora rischia di costargli cara e per il suo carattere rocambolesco sta destando scalpore a tutte le latitudini. E pensare che per il buon vecchio Clarence era una giornata da ricordare fino a pochi minuti dal termine del match “incriminato”: decisivo con una rete e un assist nel 2-1 del Botafogo sul Madureira, l’ex Milan è stato poi richiamato in panchina a metà secondo tempo per poter rifiatare viste le fatiche chieste a lui stesso nell’ultimo mese.
L’ex milanista si stava avviando verso il tunnel degli spogliatoi ma l’arbitro gli ha ordinato di lasciare il campo dall’altro lato, per evitare la perdita di tempo. L’olandese si è però opposto, rimediando la prima ammonizione. Il direttore di gara lo ha ulteriormente richiamato e invitato ad abbandonare il terreno di gioco sul lato più vicino ma anche stavolta l’olandese ha fatto finta di niente, irritando l’arbitro che gli ha così mostrato il secondo giallo e il rosso. Stando poi a quanto diffuso dalla federazione brasiliana, il rapporto del fischietto Philip Georg Bennett sarebbe durissimo: adesso Seedorf potrebbe rischiare anche 6-7 turni di stop per aver utilizzato epiteti offensivi nei confronti del direttore di gara, considerati viste le circostanze completamente fuori luogo.