"All'ottimismo pare essere subentrato il pessimismo e alle primavere arabe del 2011 pare essere succeduto, in molti casi, un rigido inverno. "
"Questo è il dramma del mondo arabo: una minoranza fanatica e radicale si impone a una maggioranza musulmana, non fanatica, con cui si potrebbe dialogare".
E' quanto afferma , senza mezzi termini, l'autore: Samir Khalil Samir.
Samir Khalil Samir allo stesso tempo è convinto, però, che si sia messa in moto una rivoluzione irreversibile nelle menti di strati sempre più ampli delle popolazioni arabe.
E che, prima o poi, ci saranno frutti maturi e saporosi.
Come ancora egli pensa che, sostanzialmente, musulmani e cristiani, in quelle terre, in cui esiste una cultura comune, arriveranno un giorno a costruire un progetto condivisibile.
E lo proporranno anche al resto del mondo.
E sarà la dimostrazione che contro le divisioni, politicamente volute per interessi di certe parti in causa, la pace è possibile.
Ma chi è Samir Khalil Samir ?
La sua biografia racconta che è nato al Cairo nel 1938 ed è divenuto gesuita nel 1955.
Ha conseguito un dottorato in Francia (Aix en Provence) in Islamistica e successivamente uno in Scienze religiose, a Roma, al Pontificio Istituto Orientale.
Ha sempre insegnato ma è stato, inoltre, ben sette anni impegnato nella pastorale sociale nei quartieri più poveri del Cairo.
E il suo impegno riguardava , in quel tempo, in prevalenza l'urgenza dell'alfabetizzazione tanto tra i cristiani che tra i musulmani con l'apertura di piccole ma funzionali scuole per entrambe le comunità.
Da circa quarant'anni si spende nell'insegnamento universitario e in cicli di conferenze per far conoscere il patrimonio culturale dei cristiani di lingua araba.
Patrimonio,che risale all'ottavo secolo dopo Cristo, e che gli stessi arabi non conoscono.
Attualmente a Beirut , in Libano, dove insegna all'università "Saint Josef", ha creato un centro che promuove l'approfondimento di questo genere di studi.
Leggere ""Quelle tenaci primavere arabe" significa innanzitutto conoscere più di quanto i "media" nostrani solitamente ci propinano sull'argomento e, contemporaneamente, liberarci da quegli assurdi pregiudizi che, figli dell'ignoranza, istigano alla conflittualità e allontanano la pace.
Un libro e un autore che meritano.Un libro e un autore che ci aiuteranno a fare piazza pulita di superficiali pregiudizi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)