Le zeppole rappresentano uno dei più antichi e poveri dolci della cucina napoletana. Questa tradizione oggi resiste solo nella penisola sorrentina, dove in molte famiglie, si preparano questi dolci specialmente nel periodo natalizio. Ho un ricordo molto vivo di queste zeppoline perché mio padre, nativo di Castellammare di Stabia, era solito prepararle durante le feste natalizie.Gli scauratielli sono delle ciambelline fritte, preparate con un impasto composto di farina, acqua, latte e anice, e cosparse di miele e di confettini molto piccoli di tanti colori, che a Napoli chiamiamo "diavulilli" e che fanno tornare alla mente le decorazioni multicolore dell'albero di Natale. Fino agli inizi del secolo scorso, girava per le strade e i vicoli del centro storico di Napoli, la "zeppolara" venditrice di zeppole, non solo dolci ma anche nelle versioni "salate", che nelle feste natalizie vendeva queste zeppoline friggendole nello strutto al momento e le serviva ricoperte di miele.
"zeppolara"
ingredienti per circa 100 zeppoline
- 5 tazze d’acqua,
- 5 tazze di farina,
- gr 200 circa di latte,
- 1 pizzico di sale,
- un po’ d’anice,
-1 scorza di limone,
- 1 Kg. di miele - buccia d’arancio,- buccia di limone,- anice q.b.
Mettere acqua, latte,anice e sale in una capiente pentola sul fuoco. Appena inizia il bollore versate in un sol colpo la farina setacciata. Mescolate con un cucchiaio di legno il composto sul fuoco, fin quando si staccherà dalle pareti della pentola. Versate quindi la pasta sul piano di lavoro leggermente unto di olio, e lavoratela energicamente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Tagliatela allora a pezzettini e arrotolatela con le mani in modo da ottenere dei bastoncini di circa 15 cm di lunghezza e dategli la forma della lettera elle. Preparatene poche alla vota così da evitare che la pasta si indurisca in superficie. Pungetele più volte con i rebbi di una forchetta. Friggetele in abbondante olio bollente e fatele asciugare su carta da pane. Immergete poi le zeppoline nel miele che avrete,in precedenza, cotto sul fuoco unendovi la buccia di limone e d'arancia. Cospargetele coi "diavulilli" .