Scemo e più scemo

L’altra notte due individui hanno tentato di svaligiare la casa della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in zona Aventino. Per Marco Miccoli, segretario regionale del Partito democratico, è la dimostrazione di quanto la Roma amministrata da Alemanno sia una “città più buia, violenta, chiusa, con meno cultura e con meno luoghi in cui socializzare”. Al di là del ritratto spettrale che si fa di Roma, messa così pare una città in stile Resident Evil, Miccoli osserva inoltre che i numeri dei reati sono in calo dal 2007, come del resto in altre parti d’Italia. E aggiunge al calderone alcuni fallimenti della politica del sindaco, tipo la (non) gestione dei campi nomadi o le ordinanze sui lavavetri, che sono certamente spot elettorali e null’altro, ma che hanno ben poco a che fare con il tentato furto in casa Polverini. Alle astruse considerazioni dell’esponente democratico ha magnificamente risposto (si fa per dire) Chiara Colosimo, consigliera regionale del Pdl.

(IRIS) - ROMA, 28 FEB - “Questo Partito Democratico, in quanto a populismo, non finirà mai di stupirci. Invece di esprimere solidarietà al presidente Polverini, lancia l’ennesima accusa fuori luogo al sindaco di Roma. Questa rappresenta l’espressione più alta del parossismo demagogico che attanaglia una sinistra a corto di argomenti e ormai allo sbando”. Lo dichiara, in una nota, Chiara Colosimo,consigliere regionale del Pdl, vicepresidente della commissione Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università. “Secondo un autorevole esponente del Pd capitolino, infatti, il tentato furto in casa del presidente Polverini è da attribuire al fallimento delle politiche sulla sicurezza del sindaco Alemanno. Beh, devono avere proprio una gran bella faccia tosta questi ‘democrats alla matriciana’. Infatti, ai novelli agitatori vorrei ricordare che l’appartamento di Walter Veltroni fu svaligiato quando lo stesso Veltroni, da sindaco, governava Roma” aggiunge l'esponente della Pisana. “Parafrasando lo stesso Pd: Veltroni da sindaco non riuscì a garantire la sicurezza. Sì, ma neanche della sua casa” conclude Colosimo.