Schiacciata fiorentina: fast & slow! E la bellezza di Firenze...
Da Paneemarmellata
~♪ Kind of magic - Queen ♪ ~
Il Carnevale è vicino ed eccomi a darvi la ricetta di un dolce buonissimo tipico di questo periodo, la schiacciata fiorentina. In realtà ignoravo fosse un dolce carnascialesco poichè, quando sono stata a Firenze qualche anno fa, era marzo inoltrato e ho potuto gustarla ugualmente, quindi immagino che ormai si prepari tutto l'anno nelle panetterie e pasticcerie. La ricetta originale è piuttosto lunga e laboriosa in quanto si tratta di un dolce lievitato che richiede diverse ore di lavorazione, per questo motivo, cercandone la ricetta, spesso si trova una versione molto più veloce che prevede l'utilizzo del lievito chimico al posto del lievito di birra. Devo dire che il risultato è ottimo in entrambi i casi, anche se si tratta di due cose diverse. Io le ho riportate entrambe visto che sono tutte e due buonissime, però, se volete preparare la vera schiacciata fiorentina, affidatevi alla prima ricetta. Se poi volete rendere ancora più buono questo dolce, vi consiglio di tagliarlo a metà e farcirlo con crema chantilly o crema pasticcera (qui potete trovare la ricetta classica e qui la versione senza uova). Vi lascio con alcune immagini di Firenze, una città meravigliosa in cui si respira arte, cultura e storia in ogni angolo e, se non l'avete mai fatto, vi consiglio di farci una capatina. Davanti alla perfezione ed imponenza del David o della Pietà di Michelangelo, alla delicata bellezza della Primavera o della Nascita di Venere del Botticelli (giusto per citare solo alcuni dei capolavori di straordinaria grandezza che opita questa città) rischierete la sindrome di Stendhal ma ne varrà indubbiamente la pena :-)
Schiacciata fiorentina
- versione originale con doppia lievitazione
Ingredienti per la biga:
- 145 g di farina manitoba
- 15 g di
lievito di birra
- 65 g di
acqua tiepida
- Un
cucchiaio di zucchero
Ingredienti per il secondo impasto:
- 100 g di farina manitoba
- 255 g di
farina 0
- 180 g di
zucchero
- 2 uova
- 150 g di
strutto (io burro morbido)
- 185 g di latte
(io 40 g di succo d’aranciae 145 g
di latte d’avena)
- Scorza
grattugiata di un’arancia
- Una bacca
di vaniglia
- Un pizzico
di sale
- Burro q.b. per la teglia
- Zucchero a velo q.b. per spolverizzare la superficie del dolce
Preparare la biga sciogliendo il lievito e lo zucchero nell'acqua tiepida, unire la farina e impastare fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo. Far lievitare coperto con un canovaccio inumidito in un luogo tiepido per almeno 3 ore.
Trascorso questo tempo, impastare la biga aggiungendo poco per volta gli altri ingredienti continuando ad impastare per almeno dieci minuti finchè si otterrà un impasto liscio ed omogeneo. Imburrare
e infarinare una teglia rettangolare, versare l'impasto e livellarlo utilizzando una spatola.
Far lievitare coperto con un canovaccio inumidito in un luogo tiepido per almeno 3 ore (o finchè non raddoppierà di volume).
Preriscaldare il forno a 190°e far cuocere per 30 minuti circa. Una volta cotta, far raffreddare e,
una volta fredda, spolverizzare con zucchero a velo.
Schiacciata fiorentina
- versione rapida
Ingredienti:
- 300 g di
farina 0
- 175 g di
zucchero
- 3 uova
- 90 g di latte (io 40 g di succo d’arancia e 50 g
di latte d’avena)
- 75 g di olio extravergine d'oliva
- Una bustina di lievito per dolci
- Scorza grattugiata di un’arancia
- Una bacca di vaniglia
- Un pizzico di sale
Con
una frusta sbattere a lungo le uova con lo zucchero finchè il composto diventerà bello spumoso. A parte mescolare gli altri ingredienti, unire le uova aggiungendone prima un paio di cucchiaiate per ammordibire l'impasto e poi unendo il resto mescolando dal basso verso l'alto per non far smontare il composto. Riempire con l'impasto una teglia rettangolare unta e infarinata einfornare nel
forno caldo a 180° per 40 minuti circa (fate la prova stecchino!).
Lo sapevate che la schiacciata fiorentina...
...è un
dolce tipico del carnevale del capoluogo toscano? Detta anche “stiacciata unta”
trova il suo antesignano, all’alba del secolo scorso, in un dolce dagli stessi
ingredienti ma dalla forma di panetto. E’ così apprezzato dai fiorentini che il
Giovedì grasso, il loro Berlingaccio, è quasi impossibile non ritrovarlo come
dolce del pranzo. Il termine Berlingaccio potrebbe derivare dal tedesco
"bretling" (tavola), dal latino per+ligere (leccare con insistenza,
nel senso di mangiare gustosamente) o, sempre dal latino, berlengo (tavola,
mensa). Oltre alla schiacciata alla fiorentina che comunque è dedicata più a
tutto il periodo carnevalesco in genere, il dolce tipico di questa festa è il
berlingozzo. Dedicato a tale festa anche una maschera con lo stesso nome e un
verbo, "berlingare", con il significato di divertirsi e spassarsela a
tavola (citato da poeti cinquecenteschi). Per sottolineare la voglia e, in un
certo senso, l'obbligo di fare festa e di abbuffarsi con qualsiasi tipo di cibo
e bevanda, è d'uso il detto "per Berlingaccio chi non ha ciccia ammazzi il
gatto!". Testimonianze della festasi sono ritrovate in alcuni documenti fiorentini del 1416/1417.
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