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Sciolto il consiglio comunale di Ventimiglia: infiltrazioni mafiose

Creato il 03 febbraio 2012 da Samalos

Sciolto il consiglio comunale di Ventimiglia: infiltrazioni mafiose

Il comune di Ventimiglia

ROMA - Su proposta del ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del comune di Ventimiglia (Imperia), dove sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata
L’amministrazione diVentimigliaè la seconda, nell’ultimo anno in provincia di Imperia, che viene sciolta per infiltrazioni mafiose. Lo scorso 10 marzo analoga decisione venne presa dal consiglio dei Ministri per ilComune di Bordighera
La giunta comunale di Ventimiglia, guidata dal sindacoGaetano Scullino (Pdl), 65 anni, imprenditore, è composta da quattro assessori del Pdl e uno della Lega Nord. Scullino, che ha deleghe a Lavori Pubblici, Cultura, Polizia Locale, Personale e Marketing territoriale, è stato eletto nel 2007 e il suo mandato scadeva a maggio.
Gli assessori sono: Guglielmo Guglielmi (Pdl), commercialista, 48 anni (Finanze, Bilancio e Programmazione economica), Fabrizio Maccario (Pdl), 49 anni, avvocato, (Urbanistica), Roberto Nazzari (Pdl), 61 anni, commerciante (vicesindaco e assessore a Sport, Turismo e Manifestazioni), Salvatore Spinella (Pdl), 79 anni, pensionato (Servizi Sociali, Ufficio Casa, Politiche della famiglia, asili nido, mense scolastiche, centri sociali per anziani e giovani, pubblica istruzione), Andrea Spinosi (Lega Nord), 44 anni, floricoltore (politiche frazionali, agricoltura, floricoltura ed igiene ambientale). Il Consiglio comunale è composto da 21 consiglieri: 12 del Pdl, uno della Lega Nord, due dell’Udc, due del Pd, uno di Fli e tre appartenenti ad altrettante liste locali. La relazione inviata al ministro dal prefetto Fiamma Spena era molto curata, circostanziata, dettagliata. Fernando Guida, Raffaele Ruberto e Maurizio Alicandro, inviati nella città di confine dall’ex prefetto Di Menna su input del ministro Maroni, avevano individuato diversi elementi che possono far pensare a possibili contiguità con la criminalità organizzata. Oltre a diverse irregolarità di tipo amministrativo. Ma avevano poi lasciato al prefetto l’onere di tirare proprie conclusioni. Fiamma Spena l’avrebbe fatto, aggiungendo a quei dati considerazioni più ampie e preoccupanti sulle possibili infiltrazioni mafiose a Ventimiglia, estratte dal corposo dossier che nei mesi scorsi era già stato oggetto di studio a Genova dall’ex ministro Pisanu e della commissione parlamentare antimafia.


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