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Scippi alla vecchia maniera e droga: non cessano gli interventi dei carabinieri

Creato il 22 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Scippi con un gusto “vintage” nel comune di Cuorgnè.
Il 21 marzo i Carabinieri della Stazione di Rivarolo Canavese hanno avuto a che fare con due scippatrici “d’altri tempi”.
Il trucco è vecchio, ma evidentemente funziona ancora bene.
A farne le spese, stavolta, è stato un 52 enne di Cuorgnè che ieri mattina è stato derubato della catenina d’oro. Proprio a Cuorgnè, infatti, in piazza Martiri della libertà, all’interno del mercato. I carabinieri, in collaborazione con la Polizia Municipale, hanno ricostruito l’episodio.

L’uomo stava camminando quando è stato avvicinato da due ragazze. Le giovani, fingendosi due sue conoscenti, lo hanno abbracciato calorosamente. L’uomo, spiazzato dal gesto delle ragazze, si è concentrato su chi fossero, non accorgendosi che una delle due ragazze gli aveva rubato la collanina d’oro dal collo. L’uomo per mandare vie le donne ha consegnato loro del denaro. A quel punto le ragazze si sono allontanate velocemente, continuando a salutare l’uomo, che in quel momento ha scoperto di essere stato derubato. Ha gridato e ha attirato l’attenzione di un carabiniere della Stazione di Cuorgnè, fuori servizio, e di un vigile urbano. Le donne sono state fermate ma nelle loro tasche il carabiniere ed il vigile  non hanno ritrovato la catenina d’oro da 800 euro. La due sorelle, di 30 e 31 anni, residente al campo nomadi di strada Germagnano a Torino, sono state denunciate per furto.  La coppia potrebbe aver derubato quel giorno  altri uomini a Cuorgnè e nei giorni scorsi nei mercati dei paesi limitrofi.

I carabinieri stanno inoltre portando avanti negli ultimi mesi una operazione contro la droga e lo spaccio della stessa.
Proprio oggi, 22 marzo, i carabinieri della Stazione di Rivoli hanno arrestato Antonio Michele M., 31 anni,  impiegato di Borgaro Torinese per detenzione ai fini di spaccio di droga. L’uomo è stato sorpreso dai militari di pattuglia mentre sniffava cocaina nel suo furgone.
Antonio era parcheggiato nella zona industriale di Rivoli, alle tre di notte. I carabinieri lo hanno controllato e lui ha negato l’evidenza, iniziando a mostrarsi nervoso, fino ad arrivare alle lacrime. Poi, dopo qualche minuto, ha ammesso di essersi fermato per “farsi un tiro”.
In tasca aveva 9 grammi di cocaina purissima e una bottiglietta di popper (un altro tipo di droga) aperta nonché un pacco postale proveniente dall’estero con un’altra bottiglietta di popper sigillata.

Il popper ha un effetto breve e intenso, proprio come le sue conseguenza: abbassamento repentino della pressione e sensazione di perdita delle funzione psico-fisiche. Ove assunto insieme ad ecstasy, anfetamine, cocaina, il rischio di attacchi cardiaci aumenta notevolmente, anche nei soggetti in perfetta forma fisica.
Su internet una boccetta viene consegnata entro 24 ore ed è probabilmente questo il mezzo usato nel nostro paese, poiché in Italia è difficile da trovare. Da qui la decisione di Antonio di farsi spedire la droga dall’estero.
Rientra sempre nelle operazioni contro lo spaccio di droga l’operazione di circa un mese fa, quando un corriere era stato arrestato a Settimo Torinese, trovato con 10 chili di hashish sulla sua auto. I carabinieri erano poi risaliti al suo fornitore, Saverio Martinese, 42 anni, di Settimo, in possesso di 12 chili di hashish e 400 grammi di marijuana. Anche lui era stato arrestato. Nella cantina di un suo amico F.C., 64 anni, c’era un revolver Smith & Wesson con la matricola abrasa. L’uomo era stato denunciato a piede libero.

Ieri i carabinieri hanno arrestato Angelo Patruno, 44 anni, e Davide Alfonso Molino, 37 anni, entrambi di Settimo T.se per detenzione ai fini di spaccio. Dopo una serie di attività investigative, i carabinieri hanno perquisito le abitazione dei due spacciatori . A casa di Patruno, i carabinieri hanno sequestrato una bustina in cellophane di colore azzurro contenente cocaina, del peso di 0,83 grammi e uno con diversi fori circolari utilizzati per confezionare la droga (dello stesso colore e materiale della dose sequestrata), svariati appunti e foglietti, riportanti nomi, cifre, dosi, scadenze di pagamento e la contabilità del traffico di droga. Sono state sequestrate anche delle chiavi, ma il Patruno ha negato che fossero sue.
Analizzando i tabulati dei cellulari in uso al fermato, i carabinieri hanno scoperto che vi era in rubrica un numero di telefono corrispondente a “Garage” . L’intestatario del numero era in effetti il proprietario di svariati garage a Settimo T.se.
Uno di questi era in uso a Patruno e Molino. Individuato il garage, i militari sono riusciti a trovare altri 89 grammi di cocaina purissima nascosti in un barattolo.  A casa di Molino, socio in affari di Patruno, i  militari hanno trovato le stesse chiavi del garage dove la coppia nascondeva la droga. Entrambi sono stati arrestati.

Nei giorni 20 e 21 marzo, i carabinieri hanno effettutati controlli e retati nei luoghi di spaccio più gettonati (parchi e giardini, stazioni e discoteche).
I numeri parlano da soli.

Sono stati impiegati più di 1.800 militari, che, nel corso delle operazioni hanno proceduto al controllo di circa 5.000 veicoli ed oltre 7.000 persone.

Durante le attività, inoltre, sono stati controllati più di 100 locali notturni e discoteche e circa 750 tra parchi ed altre aree sensibili.
24 il totale delle persone arrestate in flagranza nel corso dei servizi, 11 delle quali per detenzione e spaccio di droga, mentre 39 sono state segnalate quali assuntori di stupefacenti, con un quantitativo totale di droga sequestrata pari a circa un chilogrammo.

In totale, inoltre, nel corso dei controlli alla circolazione sono state ritirate 36 patenti di guida per violazioni alle norme del Codice della Strada  a causa di guida in stato di ebbrezza e sotto stupefacenti.

Articolo di Matteo Rinaldi.

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Foto Pete Reed, licenza creative commons


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