E' stato pubblicato sul sito della rivista scientifica BMC Neurology un interessante studio italiano intitolato " An anatomy-based lumped parameter model of cerebrospinal venous circulation: can an extracranial anatomical change impact intracranial hemodynamics? " (Un modello a parametri concentrati basato sull'anatomia-di circolazione venosa cerebrospinale: può un cambiamento anatomico extracranico influire sull'emodinamica intracranica?)
Secondo alcuni ricercatori milanesi, è stata recentemente teorizzata una relazione tra anomalie del sistema venoso extracranico e disturbi del sistema nervoso centrale. In questo articolo viene approfondita questa ipotesi modellando il drenaggio venoso nelle aree del cervello e della colonna vertebrale e simulando le variazioni di flusso intracranico causate da stenosi morfologiche extracraniche.
E' stato creato un modello a parametri concentrati di drenaggio venoso cerebrospinale basato sulle conoscenze anatomiche e sul diametro e la lunghezza dei vasi prese dalla letteratura. Ogni vena è stata modellata come una resistenza idraulica, calcolata con la legge di Poiseuille. Gli inputs del modello erano la portata arteriosa dei distretti intracranici, vertebrali e lombari. Sono stati simulat glii effetti di un'ostruzione dei principali deflussi venosi. E' stato analizzato retrospettivamente un database che comprende 112 pazienti con sclerosi multipla (uomini/donne = 42/70; età media ± deviazione standard = 43,7 ± 10,5 anni).
La portata delle principali vene stimata con il modello era simile alle misure dei 21 controlli sani uomini/ donne = 10/11; età media ± deviazione standard = 31 ± 11 anni), ottenuta con uno scanner a risonanza magnetica 1,5 T. La topografia del reflusso intracranico previsto con il modello in caso di riduzione del diametro della vena giugulare era simile a quella osservata nei pazienti con ostacoli alla vena giugulare interna.
Al termine dello studio, secondo gli autori, il modello proposto è in grado di prevedere i comportamenti fisiologici e patologici con una buona precisione. Nonostante le semplificazioni introdotte nel modello di circolazione venosa cerebrospinale, la caratteristica anatomica chiave del modello a parametri concentrati ha consentito un'analisi dettagliata delle conseguenze di ostacoli venosi extracranici sulla pressione e sull'emodinamica intracranica.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26099795
COMMENTO DEL PROF. PAOLO ZAMBONI SU TWITTER ( https://twitter.com/zambo57/status/614368080085536768):
"La legge di Poiseuille indica che una vena giugulare stretta impatta significativamente la circolazione cerebrale."
Inviato il 17 luglio a 03:25
MA, AD OGGI, A MONTE, Giammai un protocollo di disintossicazione del malato SM, per miglior PTA e maggior durata, nel tempo, deggli effetti positivi dalla PTA ! ! . Purtroppo la parcellizzazione-specializzazioni e , conseguentemente, spezzatino del corpo umano, e carenza di sinergia-collaborazione degli specialisti, porta, cme evidenziato dal protocollo-Veroux, di Catania, a confermare, ancora una volta quanto da me sempre acclarato-gridato che qualunque intervento chirurgico,DEV'ESSERE SEMPRE PRECEDUTO DALLA DISINTOSSICAZIONE DELL'ORGANISMO-SANGUE, ECCETTO PER INTERVENTI URGENTISSIMI !! ALLA PARI , DELL'ALIMENTAZIONE, IN OSPEDALE, IN FUNZIONE DELLA PATOLOGIA !!. Dal 2010, dopo l'evidenza del 47% di PTA fallite, come esplicitato dal prof. Paolo Zamboni ho sempre sostenuto che con vene ingottate e/o di piccolo diametro e peggio se TWIST, le PTA erano e sono, un Fallimento Annunciato !, senza parlare del pericolo INSITO, dello scoppio dei palloncini, con conseguente spappolamento delle VENE, capitate a TANTI ! con peggioramento immediato, della SM, in modo particolare nelle cliniche private a pagamento !, per maggior-maggior-maggior numero di PTA Eseguite, quindi, oltre al danno economico, anche la BEFFA !!