L’ecatombe che ha investito il mondo delle tecnologie miete un’altra illustre vittima: si tratta di John McCarthy, padre del linguaggio di programmazione Lisp e coniatore del termine intelligenza artificiale.
Dopo aver studiato matematica a Boston, nel 1958 McCarthy aveva creato Lisp (List Processor), una famiglia di linguaggi di programmazione che basava il suo funzionamento sul concetto di funzione matematica per risolvere le equazioni ricorsive.
Le innumerevoli applicazioni in campo elettronico ed informatico hanno fatto di Lisp uno strumento essenziale per oltre 50 anni e hanno permesso al suo creatore di proseguire gli studi su un’idea folle (per quel tempo), quella secondo cui le macchine, se opportunamente programmate, potessero riprodurre con un errori minimi l’intelligenza umana.
Grazie ai suoi studi, su quella che lui stesso definì intelligenza artificiale, oggi è possibile far svolgere ai computer un ventaglio molto ampio di funzioni dal campo medico a quello dei videogiochi.
Insieme a Jobs e Ritchie se ne va oggi all’età di 84 anni un altra grande personalità che ha contribuito allo sviluppo delle tecnologie che hanno cambiato il mondo.