Se alle parole seguissero i fatti...

      Si può dire tutto il male possibile del governAZZO. Ma la politica, la buona politica è innanzitutto realtà. Se la realtà (di quello che rimane un governAZZO) fosse la pratica di queste parole predicate, allora questo sarebbe comunque un governo "di cambiamento". Di minor cambiamento (rispetto a quello che era possibile fino a 7 giorni fa), ma di cambiamento (soprattutto rispetto a quello che abbiamo avuto negli ultimi anni). Può non piacere (a me personalmente fa stare male), ma pensare che un paese come l'Italia - un paese democratico per costituzione ma costituzionalmente berlusconiano - potesse passare dalla merda a Rodotà (un personaggio non a caso cagato da pochi intimi, prima delle altrettanto intime quirinarie) e rammaricarsi del fatto che ciò non è accaduto (come se fosse una cosa scontata e semplice che potesse accadere), è forse tanto legittimo (e sano) quanto un po' puerile. Con la delusione figlia dei sogni non si fa nulla, soprattutto non si fa politica.
      La squadra di governo è meno peggio del peggio che poteva essere sto governAZZO. Il discorso di Letta è il meglio discorso che possa fare uno che al governAZZO sta dando vita (e che ci mette la faccia, dentro a sta merda).
      Scanzi dice che questi sono gli argomenti "piddini" di uno che si consola ("piddino", che aggettivo poco stiloso, per un giornalista che si picca di saper scrivere). Io gli rispondo facile: sì, mi sto consolando. Ripeto: con la delusione pura non si fa nulla, soprattutto non si fa politica.
   PS: Letta ottimo sull'Europa. E' il discorso dalla sostanza più europeista che abbia mai sentito pronunciare da un politico italiano (Prodi e Monti esclusi). E' davvero un peccato che, in Italia, alle parole non seguano mai i fatti.