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Se Autogatto e Mototopo hanno la Laurea ad Honorem e Socrate non lo conosce nessuno

Creato il 07 novembre 2011 da Zioscriba

MEGLIO AVERE
UN PO’ MENO COGLIONI
(IN TUTTI I SENSI…)

Mi è tornato improvviso il ricordo di un incontro pomeridiano, facoltativo, al mio vecchio liceo scientifico. La piacevole e gratuita lezioncina (un’ora scarsa nell’aula di disegno) di un uomo che per me era un perfetto sconosciuto, ma si rivelò un vero Maestro di Vita (il suo nome, spero di ricordarlo giusto, era Maresca). Ci elargì, quasi con timidezza, tre piccoli, strani input psicologici e filosofici per la possibile salvezza nostra e del nostro pericolante e rincretinito mondo. Il primo era “Fare ogni tanto un bagno di tomba”. Per riacquistare la giusta prospettiva. Era un’idea di Pablo Neruda. Distribuì fotocopie di quella sua poesia. Il secondo era “femminilizzare l’uomo”. Non necessariamente diventando tutti gay, volle aggiungere. Il terzo, bellissimo e geniale, era “imparare a FERMARSI COL VERDE”. Ovviamente in senso metaforico, non in senso strettamente semaforico. Altrimenti, sai i tamponamenti e le maledizioni…
Ebbene, ai nostri sciagurati e squallidotti giorni, in occasione della strombazzatissima uscita dell’autobiografia del calciatore Zlatan Ibrahimovic (in cui, fra le altre cose , il nostro eroe racconterebbe di aver minacciato di percosse un bravo allenatore e una persona squisita, Pep Guardiola, da lui poeticamente definito “senza coglioni”), i media hanno ritenuto opportuno e intelligente dar risalto alle sue illuminate parole: “Mi piacciono i tipi CHE PASSANO COL ROSSO”. E qualcosa mi dice che costui avrà molti più ascoltatori e discepoli, rispetto al buon professor Maresca, mio inaspettato buon maestro di 25 anni fa.
Se avessi dei figli, direi loro di appassionarsi liberamente a qualsiasi sport possano trovare affascinante. Ma gli direi pure che, nel caso in cui qualcuno avesse la pessima idea di regalargli un libro scritto da un atleta o da un pilota (o, come spesso accade, dal giornalista amico suo), magari zeppo di grotteschi aneddoti sul guidare come un pazzo la macchina a 325 all’ora lasciandosi dietro la polizia (e i neuroni), o di consigli sulla bellezza di andare in moto a 300, sul passare col rosso, sul fare a pugni con la gente, o sull’essere un machomacaco, o sul chiamare “trasgressiva” la più becera e bovinozza delle vite discotecare, non gli lascerei sfogliare nemmeno una pagina, e andrei di corsa (anzi, camminando adagio, adagissimo!) a svenderlo al Libraccio.


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