Con formula almeno oscura, si usa dire che “il marchio è altro da sé”. Nel senso che un determinato segno, una volta riempito di contenuti, smette di essere un segno e basta e diventa contenitore di valori. I più diversi, che a volte cambino anche (si pensi a Fornarina, brand tamarro negli anni ‘90 e molto cool ora).
Con Italo Bocchino funziona più o meno uguale. Dallo stronzo portavoce del Pdl che non si poteva vedere mentre si cenava, da quando sta con Fli è diventato un ganzo. Sorride. Fa foto bellissime. Detta l’agenda un po’ a tutti. Mette paura ai cattivi e aiuta le vecchiette ad attraversare la strada.
Bocchino non è solo Bocchino. Bocchino è altro da sé. E non andiamo oltre.