Tra tutti i popoli dell’antichità gli antichi Egizi sono stati certamente i più esperti e studiosi delle materie scientifiche, il loro sapere e le loro scoperte sono paragonabili solo a quelle dei contemporanei imperi cinese e giapponese dall’altra parte del mondo.
Idraulica, edilizia e agricoltura, solo per citare le più importanti attività di studio degli ingegneri del Nilo, hanno permesso alle varie dinastie di faraoni di regnare su un popolo illuminato dalla scienza.
Alcuni autori della letteratura dell’occulto, quella branca letteraria che si occupa di misticismo, cabala, sovrannaturale e teorie del genere, sostengono che durante i loro studi infiniti gli ingegneri egizi abbiano intuito i principi su cui si basa tutta la teoria dell’elettrostatica riuscendo persino a realizzare un rudimentale condensatore.
Un condensatore è un dispositivo che accumula energia nel suo campo elettrico come conseguenza della corrente che fluisce ai suoi capi e tale energia viene fornita al resto del circuito sottoforma di tensione.
Tutti gli apparati elettronici moderni montano un numero elevatissimo di condensatori per assolvere le più svariate funzioni all’interno dei circuiti, dal raddrizzamento dei segnali alla polarizzazione dei transistor.
I nostri amici ingegneri egiziani, più di 2000 anni fa, avrebbero costruito un condensatore con legno d’acacia e oro: costruite due lamine d’oro, al loro interno veniva inserito uno strato di legno d’acacia e il tutto veniva avvolto da una ghirlanda anch’essa d’oro.
Questo oggetto veniva posto in prossimità di zone desertiche, dove il campo magnetico raggiunge valori di quasi 600 volt per metro verticale, e assurgeva ai più svariati utilizzi che, sempre secondo i suddetti occultisti, erano direttamente connessi con la costruzione delle piramidi e la realizzazione dei loro labirinti interni.
Come facessero gli Egizi a convertire l’energia elettrica così generata in energia meccanica utile a spostare i lastroni di pietra non è stato ancora chiarito ma al limite dell’assurdo tutto ciò sarebbe una gran bella scoperta, se non fosse che somiglia un pò alle secolari congetture sui più famosi misteri della storia dell’umanità: i monoliti dell’isola di Pasqua, Stonehenge, il tesoro dei Templari, il Graal e via discorrendo per centinaia e centinaia di fantasiose e spesso faziose storie.