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Se la responsabilità dei politici è quella che mostrano alle consultazioni di Monti non meravigliamoci se faremo la fine della Grecia e del Portogallo.

Creato il 14 novembre 2011 da Slasch16

Se la responsabilità dei politici è quella che mostrano alle consultazioni di Monti non meravigliamoci se faremo la fine della Grecia e del Portogallo.Non ho notizie di prima mano sulla situazione in Grecia solo quello che dicono i giornali italiani e non sembrano particolarmente interessati, salvo che non ci siano proteste violente, giusto per condannare la violenza di chi non ce la fa più.
Ne ho invece di prima mano sulla situazione in Portogallo, dove la vita costa molto meno che da noi, da chi è appena tornato da quattro giorni di vacanza.
Quando il venerdì sera ci sono ristoranti da 200, 300 posti con solo due persone ai tavoli c’è da chiedersi cosa stia succedendo, se hanno un menù e, se ce l’hanno, chi si mangerà quello che hanno in frigorifero o preparato.
Qualcuno di più il sabato sera, poca roba, niente a che vedere con le file che l’ex premier ha visto o gli tocca fare quando invita al ristorante i giocatori del milan o le sue puttanelle al seguito.
Probabilmente il Portogallo è messo peggio di noi ma, se ha un attimo di pazienza e con il senso di responsabilità dei nostri mercenari che sono al parlamento è quella che dicono i giornali, stiano tranquilli che li raggiungeremo e li supereremo senza nemmeno rendercene conto.
Il primo post nel quale sostenevo che avremmo fatto la fine dell’Argentina di Menem è del 15 luglio del 2009 e precisamente questo:

LE ULTIME CURVE, POI SIAMO, O SAREMO PER GLI OTTIMISTI, COME L’ ARGENTINA DI MENEM, CHE AVEVA FATTO LE PROVE DELLA P2.

Il post si chiudeva con un ringraziamento a Prodi che ci ha portato in Europa, nell’euro, perchè se avessimo ancora la lira come vorrebbero i leghisti che commentano la padania o radio padania la nostra lira non la vorrebbero nemmeno in Romania o in Etiopia.
Stiamo andando verso il baratro e tra poco chi ha perso, o sta perdendo tutto, darà fuori di testa dopo non meravigliamoci se daranno l’assalto alle banche e bruceranno qualche auto di quelle più belle.
La lega resta all’opposizione, fortunatamente Di Pietro è rinsavito ed ha capito che non è il momento di speculare, politicamente, sui nostri problemi che sono gravissimi, al limite dell’incurabilità.
Bossi dell’ Italia, del Paese non gliene frega niente, essendo rincoglionito e miope non si rende conto che dal crollo non si salverà nemmeno Varese o Gemonio, potrebbe essere in pericolo anche lo stipendio, rubato, di quell’imbecille di suo figlio.
Mi auguro che il Paese, i politici nominati e fatti eleggere dalle segreterie dei partiti abbiano un minimo di sussulto di dignità e di responsabilità visto che è grazie alla maggior parte di loro se ci troviamo in queste condizioni.
In modo particolare è responsabile la squadra di governo, autentici paraculi del bandito e le zoccolette incapaci che grazie alle loro capacità orali hanno sono diventate ministro.
Se crolla il castello di carta questi sono i primi da andare a prendere a casa ed a calci nel culo, quelli come il bandito, Tremonti, la Santanchè, Sacconi, La Russa, Gasparri, Cicchitto e tutti i rotti in culo che da tre anni e mezzo ci raccontano che l’Italia non corre pericoli, abbiamo la forza per superare la crisi, il piduista e Tremonti sono arrivati a dire che il peggio è passato proprio quando siamo entrati nelle sabbie mobili del fallimento.
Questo è il momento di lasciare da parte i nostri progetti politici o ideali perchè se ci muoviamo dentro le sabbie mobili ai affretta solamente l’affondamento.
Non sarò certo io a convincere gente che non ha coscienza ed amore per il proprio paese di cambiare rotta e di impegnarsi per salvare la baracca, ci prova da anni Napolitano e non ci è riuscito nemmeno lui.
Ci siamo liberati, per adesso, del bandito piduista ma è solo l’inizio e se non facciamo, tutti insieme, qualcosa per salvare il Paese non ci restano che due alternative, o morire di fame o fare la rivoluzione.
Se decidessimo di fare la rivoluzione teniamo presente che i sopravvissuti si troveranno comunque a fare i conti con la sopravvivenza e che bancari, industriali, investitori parassiti, malavita, piduisti e mercenari vari si saranno cautelati con depositi all’estero e con i biglietti di aerei, treni e navi per tagliare la corda e lasciarci  completamente nella merda.
Mi ha detto il pizzaiolo, cinese, dove vado ogni tanto che al crisi è per le pizzerie ed i ristoranti alla mano, il popolino ha tagliato da tempo anche la pizzata in famiglia i ristoranti di lusso, come ad esempio quello del Billionaire, non soffrono la crisi perchè i loro clienti sono i soliti borghesi di sempre, i malavitosi, ed i nuovi ricchi intrallazzatori ed evasori.
La feccia umana si salva sempre sia dalle guerre che dalle rivoluzioni, figuriamoci se non si salvano da una crisi economica per quanto grande sia.
Staremo a vedere, ma le giornate non sono assolutamente sul bello, ci sono dei nuvoloni che, se tutto va bene come mi auguro, andranno via in una settimana. Non prima, siamo nelle mani dei scilipoti e guardate che il Parlamento ne è pieno, purtroppo.
Del problema che l’Unione europea o la Bce dettano la linea ce ne dovremo occupare appena la barca galleggia, per adesso siamo a bocca aperta sotto al rubinetto ma non lo aprono, siamo a bocca asciutta. 



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