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Se mi lasci ti cancello: terapie per cancellare ricordi spiacevoli

Creato il 28 novembre 2013 da Molipier @pier78
Se mi lasci ti cancello: terapie per cancellare ricordi spiacevoli Genny Sangiovanni Genny Sangiovanni vedi altri articoli 28 novembre 2013 19:00 2 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 2 Flares ×

La rivista scientifica “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America” ha pubblicato una ricerca sulle basi genetiche della memoria. Lo studio mostra l’identificazione di alcuni composti farmacologici che potrebbe avere effetto sui ricordi. In particolare, l’effetto di un composto che rende possibile la riduzione di ricordi spiacevoli per quelle persone affette da sindrome da stress post-traumatico.

Le potenzialità terapeutiche sono enormi e la ricerca dovrà ora confermare i dati e l’efficacia dei trattamenti e successivamente la sindrome da stress post-traumatico potrà essere curata. Questa sindrome è un disturbo derivante da ricordi di esperienze particolarmente traumatiche come esperienze di guerra e si manifesta con sofferenza psicologiche. I risultati della ricerca, molto promettenti, sono in linea con gli obiettivi del Progetto Genoma: la traduzione delle conoscenze genetiche in trattamenti e cure.

Ovviamente non sono mancate le critiche che mettono in guardia sulle possibili conseguenze dei futuri eventuali farmaci capaci di intervenire sui ricordi e cancellarli. Il tema è quello della manipolazione della memoria. Come visto in molti libri e film da una memoria alterata potrebbero derivare effetti perversi.

Quali implicazioni etiche dunque? Quali potrebbero essere le implicazioni di questi trattamenti in grado di modificare la memoria è un quesito che fa discutere. Ad esempio poter cancellare ‘con un click’ episodi traumatici ma anche semplicemente dolorosi potrebbe essere il risultato di comportamenti superficiali mediante i quali ci si priverebbe di momenti esperienze che hanno implicazioni importanti nella vita e nel processo di crescita personale.

Ed inoltre, se la nostra memoria ci distingue come individui rendendoci ciò che siamo, cosa assicura che terapie della memoria abbiano effetti benefici locali senza cambiamenti strutturali sulla identità personale? In ultimo, non è escludibile il rischio che farmaci del genere possano essere usati come arma manipolativa delle coscienze della società. Come sempre, servirebbe un dibattito onesto sui risvolti etico-politici su cui anche la comunità scientifica dovrebbe interrogarsi.

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Profilo di Genny Sangiovanni

Nata nel 1987 e ormai pronta a partire per qualsiasi viaggio e/o conquista anche solo metaforica. Laureata precaria, quindi alla moda! Mi muovo per capire dove andare.

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