Dal 04.01.2015 al 09.01.2015
Il colpo d’occhio è impressionante: una coda di quasi tremila astronome e astronomi che si dipana fino a riempire il piano nobile del Washington State Convention Center di Seattle, negli Stati Uniti. Tutti in paziente attesa di registrarsi a quello che è già stato ribattezzato “il Super Bowl dell’astronomia”, dal nome dell’evento sportivo più importante e seguito degli Stati Uniti: parliamo del meeting semestrale dell’AAS, l’American Astronomical Society, giunto quest’inverno alla sua 225esima edizione.
Più che una finale sportiva, il meeting AAS è però un’imponente fiera tematica. Con gli stand degli espositori, una ventina di cerimonie di premiazione e centinaia di giovani astronomi, ognuno con il proprio curriculum, in cerca di finanziamenti e contratti per cominciare a costruirsi – o a consolidare – una carriera. Un aspetto, questo, particolarmente curato dagli organizzatori del meeting, che mettono a disposizione una serie di servizi pensati proprio per facilitare l’incontro fra gli aspiranti ricercatori e i “cacciatori di teste” delle università e dei centri di ricerca statunitensi.
Ma soprattutto ci sono gli scienziati, qui per confrontarsi e per illustrare in anteprima le proprie ricerche. Circa 1900 quelle elencate nel programma: un’abbuffata d’astronomia in grado di soddisfare ogni palato, dai pianeti vicini alle galassie remote, dalle fasce di Van Allen alla lectio magistralis di David Weinberg (Ohio State University) sui contributi della Sloan Digital Sky Survey all’astrofisica. Appuntamento dunque su queste pagine e, via Twitter, con l’hashtag #aas225.
Ate you loving the AAS Meeting App? Spread the word! Thank you @USRAedu #sponsor #AAS225 pic.twitter.com/yjur21yQc0
— AAS Meeting Services (@AAS_Meetings) January 5, 2015
Fonte: Media INAF | Scritto da dal nostro inviato Marco Malaspina