Sei anziano, non ti curo

Nella scelta se trattare o meno i malati di cancro, l'età conta più delle condizioni di salute
I pazienti anziani con cancro al polmone hanno minori probabilità di ricevere i trattamenti raccomandati dalle linee guida rispetto ai pazienti giovani, indipendentemente dalle condizioni generali di salute e dalla gravità del tumore.
È quanto conclude uno studio condotto su oltre 20 mila pazienti americani con più di 65 anni e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology. Nel dettaglio, i ricercatori hanno rilevato che nel gruppo di pazienti tra i 65 e i 74 anni tutti i pazienti avevano un’alta probabilità di ricevere il “migliore” trattamento disponibile indipendentemente dalle possibilità di guarigione (vale a dire dallo stadio del tumore, dalla presenza di altre patologie in grado di ridurre l’aspettativa di vita o di aumentare i rischi del trattamento). Succedeva, invece, esattamente il contrario nella fascia di età tra i 75 e gli 84 anni: pazienti in buona salute non ricevevano i trattamenti opportuni per via dell’età.
«Il messaggio dello studio è questo: non basate il trattamento contro il cancro semplicemente sull’età del paziente», ha commentato la prima firmataria dello studio, Sunny Wang del San Francisco VA Medical Center. «Non considerate spacciato un paziente di 75 anni con un tumore ma per altri aspetti sano, né decidete di trattare automaticamente un malato di 65 anni senza valutare con cura i rischi e i benefici del singolo paziente».

di Redazione
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