Anne R. Allen è una scrittrice statunitense e da tempo frequenta il mondo dell’editoria. Di recente ha provato a suggerire 12 consigli agli aspiranti autori di self-publishing, spiegando come vi siano possibili errori fatali da evitare.
Che cosa NON bisogna fare se vi autopubblicate?
1- Pubblicare il primo romanzo prima di avere scritto il secondo.
Una delle tecniche più apprezzate degli ultimi tempi è donare molte copie gratuite della propria opera, ma ciò funziona se poi avete subito altre opere a pagamento. Se i lettori avranno apprezzato la prima, allora magari saranno tentati di acquistare altre vostre pubblicazioni.
2- Pensare di non seguire le regole della scrittura perché non avete a che fare con agenti ed editori
Gi strumenti della scrittura non si possono dimenticare, essere autonomi nel processo di pubblicazione non significa che potete fare ciò che volete, il pubblico si aspetta un certo livello di qualità.
3- Fare tutto da soli per l’editing, per la copertina e per la formattazione
Presentare la vostra opera in maniera professionale è oramai una necessità imprescindibile, il pubblico dei lettori è più consapevole rispetto a qualche anno addietro, ragione per la quale non bisogna farsi trovare impreparati.
4- Creare una pagina di vendita amatoriale
Trascurare i canali online di vendita è un suicidio editoriale. Presentatevi con un biglietto da visita il più perfetto possibile, informatevi su come fare e non perdete l’occasione di aggiornare i vostri profili su Amazon, ecc.
5- Commercializzare soltanto con altri autori
A meno che non abbiate un’opera dedicata a loro, non possono rappresentare la vostra nicchia di mercato, una cosa è il supporto fra autori, una cosa è vendere, e le due questioni spesso non coincidono.
6- Chiedere un sacco di false recensioni entusiasmanti
I lettori non sono scemi, annusano la fuffa in un nanosecondo. Ci sono stati scandali per questo motivo e Amazon ha deciso di bannare alcuni autori self-publishing proprio per le false recensioni. Quindi, non scrivete voi stessi recensioni farlocche e non fatele scrivere da altri.
7- Aspettarsi da subito grandi numeri nelle vendite
Il self-publishing non è l’editoria tradizionale, ha ragioni e dinamiche diverse. Focalizzatevi sul lungo periodo, create un percorso di scrittura, non abbandonatevi a sogni illusori di successo immediati. Una nicchia di lettori si costruisce nel tempo, a volte ci vogliono anni.
8- Organizzare un’esosa festa per il lancio del libro
Forse serve per la vanità, ma non buttate i vostri soldi inutilmente, perché se siete un nome sconosciuto, sarà difficile avere un ritorno economico in grado di ripagare i costi. Ve lo potrete permettere più avanti, quando avrete già i vostri lettori.
9- Trattare gli altri autori del vostro genere letterario come rivali invece che come colleghi
Questo vi porterebbe a scrivere forse recensioni cattive sui libri di altri autori, non perdete tempo con sciocchezze, dedicatevi alla “costruzione” del vostro pubblico con onestà, investite sulla vostra scrittura. Gli sgambetti e i colpi bassi alla lunga non pagano, meglio impegnare il tempo sulla positività che sulla negatività.
10- Pubblicare attraverso una casa editrice a pagamento
Non fate questo errore. Le case editrici a pagamento fanno soldi sull’autore, non sulla vendita del libro. Se pensate di passare per una vostra opera dal self-publishing alla vanity press per darvi un tono di serietà editoriale, sappiate da subito che rappresenta un’illusione. Gli editori a pagamento vi complicheranno il percorso perché sempre più lettori conoscono i loro nomi.
11- Pensare che vi sia una formula magica per il successo
Informatevi, studiate, partecipate agli eventi o agli hang-out formativi, la chiave del successo è formata da una serie di azioni che mirano a un obiettivo. Controllate le vostre vendite, pensate a una strategia, mettete in campo tutta la vostra forza creativa per capire i passi giusti da compiere. Diventate imprenditori di voi stessi.
12- Insultare pubblicamente un recensore che non apprezza il vostro libro
Il miglior modo per farsi odiare dai lettori. Accendere toni polemici se qualcuno non ha gradito il vostro libro è non solo una perdita di tempo ma anche la conferma che valete poco, perché vi ostinate a convincere chi non cambierà comunque idea. E i lettori leggeranno i vostri commenti su un forum, su un blog o su un sito di vendite online. Pessima scelta.
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