di Stefania Tringali
A metà degli anni ’90 sono andata ai miei primi concerti, il primo in assoluto, se non ricordo male, è stato quello degli 883 (in formazione completa!), nel periodo in cui Max Pezzali cantava La dura legge del gol e La regola dell’amico.
120 minuti al palazzetto dello sport, sotto l’attenta supervisione del papà della mia amica, a cercare di ricordare le parole di Nessun rimpianto [nessun rimorso, soltanto certe volte capita che, appena prima di dormire, mi sembra di sentire…]
e con una grandissima responsabilità: la macchina fotografica dei miei genitori.
Somigliava un po’ a questa, era pesante, ingombrante ma, soprattutto, aveva il rullino! Sei al tuo primo concerto e puoi fare meno di 36 foto. Non puoi sprecare neanche uno scatto, che poi, quando le porti dal fotografo, vengono fuori anche quelle sfocate. Ma i tempi cambiano, arriva la tua prima compatta, la nikon coolpix 2100 da 2 megapixel, con una compact flash da ben 256mb che ti permetteva di fare poche centinaia di foto, ma era già tutto digitale, quindi potevi provare, scattare, cancellare e comunque non stamparle tutte.
L’approccio cambia davvero quando ai concerti, in discoteca, in viaggio cominci ad avere con te LO SMARTPHONE. Maledizione, da quando mi è stato regalato il Nokia 6630 io non ho più davvero seguito un concerto o visto un tramonto in vacanza…ero troppo impegnata a controllare che il video venisse bene!(foto del 9 dicembre del 2008, dimensione originale 640×480 pixel, chissà chi c’era sul palco…)
Più l’evento è figo, più guardando dall’alto si vedono le luci blu dei display degli smartphone; la gente salta, si diverte, sta attenta, commenta, canta, piange, urla, poga, beve birra, col cellulare in mano MA SEMPRE GUARDANDO VERSO IL PALCO, fino a quando…
Concerto, vacanza, ragazzo figo appena conosciuto, discoteca con gli amici, in ufficio, in palestra… dai, facciamo un selfie! ://
Più che una moda, una vera e propria mania, incontrollabile al punto che in alcuni luoghi è vietato farsi un autoscatto.
1) niente selfie a Pamplona durante la festa di San Firmino
2) niente selfie con gli orsi in Sierra Nevada 3) niente selfie su una delle spiagge più belle della Francia 4) niente selfie-stick (il maledettissimo bastone-per-selfie) negli stadi inglesi né durante i concerti più affollatiAlcuni mesi fa, sempre in UK, qualcuno ha proposto un’ora senza foto e autoscatti nelle gallerie d’arte inglesi per rispetto di chi i quadri li osserva davvero. Ah, però è il 21 gennaio… è il #MuseumSelfie Day. Oggi, invece di fare l’ennesima foto davanti allo specchio con la bocca a culo di gallina, provate ad entrare in un museo e fate lo sforzo di condividere un po’ di cultura.