Io credo nel Dio d’Amore, e credo, al di là di possibili fondamenti teologici, comprovati o meno dall’ufficialità, indipendentemente da regole o regolamenti coattivi, in quanto so che Lui, Abbà-Padre, nella sua infinita “misericordia” accoglie Tutti.
E lo ha fato e lo fa, in ogni tempo, sotto qualunque cielo, in un unico abbraccio, perché ci ha amati, tutti e ciascuno, con i nostri pregi e i nostri limiti umani, fin dal principio e con quell’ amore esclusivo di cui è capace un padre per il proprio figlio.
Il suo è un amore, che non ignora l’esistenza del male, ma che promette, a chi è alla sua sequela, in abbondanza e pienezza, consolazione e conforto per contrastare ogni miseria e schiavitù corrente.
E , allora, con Antoine de Saint-Exupery, l’autore del noto “Le Petit Prince”, attento lettore della Parola, immaginando l’approdo finale, io ripeto : << Signore, quando un giorno riporrai nel granaio la tua Creazione, spalancaci le porte e facci penetrare là dove non ci verrà più risposto, perché non ci sarà alcuna risposta da dare, ma solo la beatitudine, soluzione di ogni domanda e volto che appaga.>>.
Buona Pasqua.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)