Serie A: domina il Napoli, Juventus sotto tono
Per una volta possiamo permetterci di mettere da parte la classifica, di abbandonare statistiche e pronostici scontati, di lasciarci andare completamente ai sentimenti ed allo spettacolo del calcio. Napoli-Juventus, infatti, non è una gara scudetto. Il suo risultato non sarà decisivo per il finale di stagione. Mentre i partenopei sono a -9 da una Roma inarrestabile che tiene saldamente nelle sue mani il 2° posto, i bianconeri, a patto di qualche miracolo, sembrano avviati al 3° scudetto dell’era Conte. Napoli-Juventus, però, non è solo questo: la rivalità storica tra le due società, gli sfottò (vedi quello clamoroso dei supporters bianconeri che si sono fotografati con delle mascherine sul pullman diretto allo stadio) e due delle tifoserie più calde d’Italia fanno di questa partita una delle più attese del campionato. Dopo il 3-0 secco dell’andata, oggi, alle 20.45 della domenica sera della 31a giornata di campionato, il boato del San Paolo accoglie l’ingresso in campo delle due squadre.
Benitez schiera un 4-2-3-1 con: Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Insigne, Hamsik, Callejòn; Higuain. Conte risponde con la solita formazione: Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Osvaldo, Llorente. Unica differenza l’innesto di Pablo Osvaldo al posto dello squalificato Tévez.
La domanda che può subito sorgere in mente, osservando le formazioni, è: che partita sarà senza Carlitos? La risposta sta nell’unico tiro in porta della squadra torinese al termine del primo tempo. La risposta sta anche in 45′ minuti di gioco completamente sotto il controllo del Napoli. Certo è che non è solo l’assenza dell’argentino a determinare questa condizione. Fin dal fischio d’inizio, infatti, i padroni di casa assaltano gli ospiti al collo con un’intensità di gioco, e anche una qualità, che poche volte i giocatori di Benitez avevano mostrato quest’anno in campionato. Il primo quarto d’ora, poi, è un concentrato di grande spettacolo e potenza fisica: al 7′, Buffon compie un miracolo su un tiro da pochi centimetri di Callejòn, e, sempre nel giro dello stesso minuto, Hamsik, sullo sviluppo di un calcio d’angolo, la butta dentro, ma giusta è la chiamata del guardalinee che annulla il gol per fuorigioco. Al 10′, è nuovamente il numero 1 bianconero a smanacciare in calcio d’angolo un bel tiro dello slovacco. La Juve prova a reagire ma la manovra è lenta e macchinosa e, sebbene il pressing degli avversari non sia soffocante, il centrocampo non riesce a impostare azioni concrete. È quindi al 37′ che il Napoli si porta in vantaggio: un imprendibile Insigne piazza un cross perfetto per Callejòn che aggira il fin qui impeccabile Asamoah, infilando Buffon a pochi passi. Si chiude, dunque, sull’ 1-0 il primo tempo. Da segnalare nell’intervallo, tuttavia, l’immagine che mostra la posizione in fuorigioco dello spagnolo al momento del gol. Questione di centimetri ma sembra irregolare.
Nella ripresa, Conte prova a rivoluzionare la squadra con due cambi: al 53′ esce Asamoah ed entra Isla che si inverte con Lichtsteiner il quale giocherà a sinistra con l’obiettivo di arginare l’incontenibile Callejòn; al 61′, invece, Marchisio prende il posto di Pogba a centrocampo. Nonostante ciò, sulla scia del primo tempo, è sempre il Napoli ad essere pericoloso. Al 60′, Buffon tiene a galla la Juventus con una bella parata su una punizione potente ma centrale di Ghoulam. La partita prosegue a ritmi più bassi, causa il calo fisico del Napoli, e si gioca, ora, nella metà-campo dei partenopei con un debole assedio dei bianconeri. Conte ci prova in tutti i modi: al 69′, entra Vucinic per uno spento Osvaldo, mentre al 78′ Benitez si gioca la carta Mertens per Hamsik che esce tra gli applausi dei suoi tifosi. È proprio questo lo scacco matto dell’abile allenatore spagnolo. Al 81′, il neo entrato Pandev serve l’esterno belga che controlla e segna un gran gol con un destro da fuori, sorprendendo il portiere juventino. Di fatto, qui si chiude la partita, sul risultato del 2-0.
Dopo la sconfitta per 4-2 all’Artemio Franchi contro la Fiorentina e 23 partite più tardi, quindi, la Juventus torna a perdere in campionato. Quella maturata questa sera è, però, una sconfitta amara e difficile da digerire soprattutto poichè la Juve, stasera, non ha giocato come sa fare, forse a causa di un Napoli straripante, forse un po’ anche per colpa di qualche decisione discutibile dal punto di vista tattico di mister Conte (Osvaldo-Llorente davanti si ostacolano troppo insieme). Il Napoli, appunto, dall’altra parte guadagna meritatamente una vittoria ricercata nel gioco di squadra oltre che individuale. Hamsik ed Insigne, fra i molti, sono stati autori di una splendida prestazione.
Al termine di una giornata di lanci di bottiglie dalla Curva dei tifosi napoletani, di lanci di uova contro il pullman della Juventus, ma anche di una divertente partita e di grandi emozioni, Conte e Benitez si stringono la mano, complimentandosi per la bella sfida e lasciandosi alle spalle le frecciatine delle interviste durante la settimana. Intanto al San Paolo torna la quiete, dopo la tempesta. Napoli-Juventus è anche questo.