L’Inter di Mancini torna a vincere dopo critiche e contestazione: Palermo piegato da Guarín e Icardi.
Un po’ di distensione, finalmente. A San Siro, i più scettici temono sia solo un’illusione passeggera, ma il peggio sembra essere alle spalle. Questa sera, l’Inter sembra aver salutato definitivamente il mese di gennaio, il più cupo di tutta la gestione Mancini, pre e post Mourinho: iniziato con un pareggio in casa bianconera che poteva far sperare in una fase di crescita, le giornate successive si erano susseguite tra pareggi e sconfitte, alcune incomprensibili, culminate prima con il duro confronto tra Icardi-Guarín e la tifoseria a Sassuolo in campionato, poi con la castroneria di Ranocchia in Coppa Italia, costata l’eliminazione, alla fine di un match sostanzialmente equilibrato. Mancini, l’unico a non gettare la spugna, aveva provato a minimizzare, definendo “polli” i suoi uomini, ma con la convinzione di poter tornare competitivi. E il Mancio ha avuto ragione: i suoi “polli” sono sembrati più maturi contro il Palermo (che, non dimentichiamo, ha stoppato perfino la Roma), hanno controllato il match senza troppe sbavature, mantenendo calma e aggressività anche dopo il goal del vantaggio, arrivato stranamente già nel primo quarto d’ora di gioco. I frutti del mercato invernale, finalmente, si sono visti: Santon, pur dando spesso manforte nella manovre offensive, è una fonte di sicurezza per la retroguardia, Brozović ha dettato i tempi di gioco con la sua rapidità, Shaqiri, nonostante non sia ancora al 100%, è fondamentale come supporto a Icardi, soprattutto con un Palacio ancora sottotono.
Ad sbloccare la gara è Guarín, con una splendida incornata su calcio d’angolo proprio battuto dall’ex Bayern. Il risultato resta immutato per quasi un’ora. Ora in cui si assiste a due occasioni clamorose per parte: l’Inter si divora il raddoppio con Palacio che sbaglia un facile colpo di testa; il Palermo sfiora il pareggio con una conclusione che sbatte contro il palo, ma sulla ribattuta Dybala spara incredibilmente fuori. Al 65′, Icardi raddoppia per l’Inter, con una bordata a cui Sorrentino non riesce a opporsi completamente, e allontana definitivamente i fantasmi di una nuova beffa. Sotto di due reti, il Palermo si arrende e concede a Maurito la doppietta: bel cross di Guarín e il numero 9 di Mancini supera di testa Sorrentino.
I nerazzurri conquistano così tre punti probabilmente ininfluenti per la corsa al terzo posto, soprattutto ora che il Napoli è tornato a vincere a ritmi da scudetto. Un secco 3-0, tuttavia, ripaga l’intenso lavoro svolto da Mancini e dà fiducia a tutto l’ambiente, dopo un periodo di numeri da retrocessione, sconfitte ingiuste e critiche poco costruttive. Ora, finalmente, anche l’Inter sa da dove ripartire.
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