Ieri sera si è conclusa la stagione regolare della serie A italiana che ha dato gioie e dispiaceri in egual misura a diverse squadre. Oggi la LegaBasket ha reso noti i nomi di giocatori, allenatori e dirigenti che si sono contraddistinti in questa prima parte di stagione e che si sono meritati i premi individuali.
MVP 2010/2011
Il premio è andato ad Omar Thomas, guardia dell’Air Avellino che è stato il più continuo tra i giocatori lungo tutta la stagione regolare. L’ex Brindisi, che l’anno scorso aveva vinto il premio di miglior giocatore anche della LegaDue, ha viaggiato a 18 punti di media (secondo dietro solo a James White), 6.2 rimbalzi (21esimo), 2.7 recuperi (terzo), 1.7 assist per 21.8 di valutazione (secondo), tirando il 50.2% da due, il 31.9% da tre e l’85.9% ai liberi, in 35.1 minuti di utilizzo.
Anche i giurati che hanno votato i premi stagionali (general manager, allenatori e capitani delle 16 squadre di Serie A e un “panel” di giornalisti specializzati) hanno capito che la sua solidità ha permesso all’Air di tenere duro anche quando infortuni e problemi societari sembravano poter rovinare la loro stagione. A Thomas (che succede a Romain Sato) sono andati 169 voti, dietro di lui James White (Dinamo Sassari) con 100 voti e Nicolas Mazzarino (Bennet Cantù) con 78.
MIGLIOR ALLENATORE 2010/2011
La prima parte di stagione della Bennet Cantù, che ha chiuso al secondo posto in classifica, ha permesso a Andrea Trinchieri di portarsi a casa il premio di miglior coach dell’anno. I canturini per larghi tratti della stagione hanno mostrato il più bel basket della nostra penisola, restando costanti lungo le 30 partite giocate e tenendosi dietro società più blasonate.
Un grande lavoro che merita il secondo premio consecutivo in 2 anni per Trinchieri (che tre anni fa aveva vinto anche quello di LegaDue) ottenuto con 163 voti davanti a Francesco Vitucci (Air Avellino - 154 voti) e Simone Pianigiani (Montepaschi Siena - 132 voti).
MIGLIOR DIRIGENTE 2010/2011
In coppia con Trinchieri, giustamente, è stato premiato anche Bruno Arrigoni, il general manager di Cantù, che con un budget più basso rispetto a gran parte delle altre squadre di serie A, è riuscito a costruire in questi anni una grande squadra, aggiungendo ogni anno qualche pedina importante. La “scommessa” Mike Green, vinta brillantemente, è solamente una delle imprese fatte da Arrigoni, che con 200 preferenze si è tenuto dietro Ferdinando Minucci (Siena - 153), vincitore delle ultime tre stagioni, e Francesco Vescovi (Cimberio Varese - 51).
Infine è stato premiato anche il lavoro fatto dalla Benetton Treviso, da sempre grande fucina di talenti giovani: al primo posto tra i migliori under 22 del campionato, infatti, è stato votato Alessandro Gentile, autore di una grande stagione: 8.1 punti (56.4% da due, 31.4% da tre, 70.75 ai liberi), 2.8 rimbalzi, 1.3 recuperi, 1.2 assist, 7.1 di valutazione in 21.7 minuti. Gli manca solamente un po’ di esperienza e maggiore concetrazione nei momenti importanti, ma se a 19 anni li avesse, probabilmente oggi si starebbe parlando di lui accostandolo alla NBA.
Succede ad Aradori, e con 214 voti chiude davanti al suo compagno di squadra Donatas Motjeunas (162) e al romano Nihad Dedovic (92).