Allo Juventus Stadium va in scena il derby d’Italia, il duello tra Juventus e Inter che chiude in bellezza il giorno della Befana. Le due squadre in campo si dividono un tempo per parte e al vantaggio bianconero firmato Tévez al 5′, risponde il gol del solito Icardi al 64′, che fissa il risultato sull’1-1.
Juventus – Inter è ben più di una semplice partita: per poterne parlare, per provare anche solo a capirla, bisognerebbe partire dal 6-0 nerazzurro del 1954 o dalla storica “partita fantasma” del 1961 vinta 9-1 dai bianconeri, passando dal celeberrimo fallo di Iuliano su Ronaldo nel 1998 fino alle scorie post Calciopoli. Nemmeno scorrendo quest’album dei ricordi, probabilmente, si riuscirebbe a cogliere la storia e la rivalità che caratterizzano una partita che, da una ventina d’anni a questa parte, è per tutti La Partita.
Le due rivali si ritrovano a duellare il giorno dell’Epifania in due situazioni totalmente differenti: i padroni di casa sono in vetta alla classifica, con il fiato della Roma sul collo e con la voglia di cancellare la delusione per la sconfitta in Supercoppa. I nerazzurri, invece, vagano nella parte destra della classifica, ancora in cerca di un’identità e con un occhio vigile al calciomercato. Allegri sceglie il 4-3-1-2 con Vidal in appoggio alla coppia Tévez-Llorente, Mancini invece – privo di Palacio infortunato – prova a giocarsela con l’unica punta Icardi, supportato da Kovačić, Hernanes e Guarín. Sulla panchina nerazzurra si vede per la prima volta il volto del neo arrivato Podolski, aggregato subito alla squadra dopo un solo allenamento coi compagni.
Pronti, via, lo sprint è tutto bianconero: la Juventus attacca con rabbia e dopo soli 5′ di gioco trova il gol del vantaggio grazie a Tévez, pronto a battere in rete da pochi passi un assist al bacio di Vidal, autore precedentemente di un controllo da fuoriclasse vero. La partenza dei padroni di casa è travolgente, l’Inter sotto shock non riesce a produrre gioco, affidando l’impostazione della manovra ai piedi maldestri dei propri difensori e lasciando molta ampiezza di gioco ai bianconeri, con i due esterni inventati Guarín ed Hernanes in grossa difficoltà in fase di non possesso. La Juve danza sulle ceneri nerazzurre e prova più volte ad assestare il colpo del probabile k.o. ma Handanovič salva miracolosamente la barca al 27′ sul destro di Vidal e al 35′ in uscita su Pogba, dopo un’autentica magia del francesino per superare la confusa coppia Ranocchia-Juan Jesus. Le due squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 1-0, dopo un primo tempo dominato dai padroni di casa.
Nel secondo tempo i due allenatori non cambiano i moduli, ma dal tunnel escono due squadre profondamente cambiate: la Juve, dopo il grande sforzo psicofisico del primo tempo, abbassa drasticamente i ritmi, concedendo libertà di costruzione ad un’Inter più vivace ed ordinata. Al 53′, Mancini sceglie di tentare la mossa Podolski al posto di Kuzmanović, modellando i suoi uomini in un 4-2-3-1 a trazione anteriore. La scelta del tecnico di Jesi si rivela azzeccata perchè gli ospiti alzano il ritmo di gioco e mettono a nudo alcune difficoltà della retroguardia bianconera, specialmente a palla scoperta. Al 63′ arriva il pareggio interista e, ancora una volta, è Icardi a punire Buffon, sfruttando un’incertezza del portiere bianconero in uscita. L’attaccante argentino dimostra di avere un feeling particolare con la Juve, da lui già punita proprio il 6 gennaio 2013 con una doppietta – allora indossava la maglia blucerchiata – e nella scorsa stagione. Il gol di Icardi dà morale ai nerazzurri che provano il tutto per tutto e all’82’ vanno vicinissimi al sorpasso, di nuovo con l’ex-Samp, questa volta impreciso sull’assist di Podolski. Negli ultimi 10 minuti di gioco, la partita si infuoca e succede di tutto: la Juventus recrimina per un rigore ai danni di Morata negato da Banti, Icardi prova a far male ancora una volta ma si scontra prima con i guantoni di Buffon, poi con un Osvaldo inviperito per un mancato assist del compagno, infine Kovačić rimedia un’espulsione per un intervento pericoloso ai danni di Lichtsteiner.
Si chiude così, tra qualche polemica e con un gol per parte, la sfida tra Juventus e Inter. I nerazzurri fanno un favore alla Roma, che ora si trova ad un solo punto dalla Juventus, i bianconeri dal canto loro devono fare un esame di coscienza e chiedersi quali siano le ragioni di un calo fisico così importante, come quello visto nel secondo tempo.
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