Serie A: il Re Leone sbrana il Livorno, Juve a +8
Nella prima partita del Monday night valevole per la 32a giornata del campionato di Serie A, la Juve di Antonio Conte affronta il Livorno di Mimmo Di Carlo.
I campioni d’Italia in carica arrivano dalla pesante sconfitta di domenica sera al San Paolo di Napoli e devono rispondere alla vittoria della Roma, che si è portata a sole cinque lunghezze dai bianconeri; la squadra amaranto, invece, arriva dal grande pareggio in rimonta contro l’Inter di Mazzarri e deve fare punti per non perdere il treno-salvezza dopo la vittoria del Sassuolo sull’Atalanta.
Conte che non si fida della formazione livornese propone la formazione tipo: Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tévez, Llorente.
Di Carlo, che affronta un’emergenza in difesa e lascia a riposo per scelta tecnica elementi di spessore come Greco e Paulinho, risponde schierando: Bardi; Valentini, Coda, Castellini; Ceccherini, Benassi, Duncan, Biagianti, Mesbah; Emeghara, Siligardi.
PRIMO TEMPO
È subito la Juventus a provare a fare la partita, con il Livorno che si difende e prova a ripartire; tuttavia, la prima occasione del match arriva proprio per la squadra ospite con una ripartenza veloce di Emeghara che, solo contro la difesa bianconera, prova il tiro dalla lunga distanza ma Buffon è bravo a respingere. La Juve rimane sorpresa e nei minuti successivi non riesce a sfondare, subendo anzi altri contropiedi ma senza gravi conseguenze.
La prima occasione bianconera arriva al 6′, con un bel dai-e-vai tra Tévez e Llorente che porta l’Apache alla conclusione ben parata da Bardi.
Come da pronostico, ora è la Juventus a fare la partita ma il Livorno si difende bene con una grande intensità nella propria metà campo.
Al 19′, grandissima giocata sulla linea di fondo di Pogba, che con un numero salta Mesbah e mette dentro per l’accorrente Chiellini, il cui sinistro, tuttavia, è altissimo da posizione ottimale.
Il fortino di Di Carlo tiene, ma al 32′ ci pensa Llorente: verticalizzazione di Asamoah sulla quale lo spagnolo controlla il pallone, si gira e senza pensarci spara col mancino sotto la traversa. Gol pazzesco e Juve sull’1 a 0.
Passano meno di tre minuti e la Vecchia Signora raddoppia: angolo dalla destra di Pirlo e anticipo di testa sul primo palo ancora di Llorente che, complice un pasticcio di Bardi, firma la sua doppietta personale. Tredicesimo gol stagionale per El Rey León e partita sul 2 a 0.
La Juve non è sazia e vuole chiudere la pratica Livorno nel primo tempo, ma, nonostante una grandissima pressione, che culmina con un tiro a girare dai 25 metri di Tévez che sfiora il palo, la squadra di Conte non riesce più a trovare la via del gol prima dell’intervallo.
SECONDO TEMPO
Seconda frazione di gioco che si apre con gli stessi ventidue sul terreno di gioco. È la Juventus a comandare le operazioni fin dal fischio di Gervasoni, con un possesso palla che sembra da subito mirato ad addormentare la partita.
Ma il Livorno non ci sta, e, su una palla persa in uscita dalla formazione di Antonio Conte, Duncan scaglia un bolide verso il sette senza fare i conti però con un super Buffon che con la manona strozza in gola l’esultanza del ragazzo scuola Inter.
Ultimo brivido corso dalla squadra capolista che, su indicazione del tecnico leccese, tira il freno a mano in vista dei prossimi impegni, in primis il ritorno del quarto di finale di Europa League contro il Lione – in scena giovedì allo Stadium -, senza più lasciare spazio alle iniziative livornesi.
Ma anche in fase offensiva la Juve non produrrà più grandi occasioni da gol, solo alcune iniziative di Pogba, unico a cercare con un po’ di insistenza la rete.
Allora da segnalare ci sono solo le sei sostituzioni effettuate dai due allenatori: Conte cambia entrambi gli attaccanti, dando spazio alla coppia Giovinco-Vucinic, dopo la buona mezzora di Lione, e inserendo Padoin al posto di un esausto Pogba; Di Carlo replica con l’inserimento di Piccini, Mosquera e Belfodil e fa rifiatare Ceccherini, Biagianti e Emeghara anche in vista dello scontro salvezza con il Chievo di Corini del prossimo turno.
Juve che si rialza subito, dopo il passo falso di Napoli, con una buona prestazione sia sul piano tecnico che su quello fisico, tornando a +8 sulla Roma.
A sei giornate dal termine, alla squadra bianconera basterà fare undici punti per cucirsi, per il terzo anno consecutivo, il tricolore sul petto. La strada è in discesa.