Eccoci quindi giunti alla quarta giornata del campionato italiano di Serie A, che come suo solito, ci sta regalando emozioni a non finire, come la forza devastante di Juve e Roma, a braccetto in testa alla classifica, e le grandi delusioni come il Torino, che, per il momento, non riesce a confermare gli ottimi risultati dell’anno passato. Ora andremo ad analizzare proprio la sfida del Torino, che gioca in casa del Cagliari, e il match tra Fiorentina e Sassuolo al Franchi.
Cagliari-Torino 1-2 (11’ Cossu, 21’ Glik, 29’ Quagliarella)
CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Pisano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Joao Pedro, Conti, Ekdal; Ibarbo, Sau, Cossu. Allenatore: Zeman.
TORINO (5-3-2): Padelli, Bruno Peres, Maksimovic, Glik, Moretti, Darmian; Gazzi, Vives, Sanchez Mino; El Kaddouri, Quagliarella. Allenatore: Ventura.
Unica nota tattica importante da sottolineare è l’assenza nelle fila del Torino di Amauri, sostituito da El Kaddouri che viene avanzato di posizione al fianco di Quagliarella. Entrambe le formazioni hanno bisogno di questa vittoria per cambiare marcia e recuperare il terreno perso: soprattutto il Torino che quest’anno è sotto i riflettori, visti i bei risultati raggiunti nella scorsa stagione, ma che finora non ha saputo trovare la via della rete e di conseguenza la prima vittoria in questo campionato.
Al fischio di Irrati, alla 20^ direzione in Serie A, le due squadre cominciano a studiarsi e non ci sono lampi per i primi dieci minuti di partita. Alla prima occasione buona del match, sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio: infatti al 11′, Padelli sbaglia il rinvio, consegnando il pallone a Cossu al limite dell’area che prende la mira e batte il portiere granata con un tiro rasoterra a fil di palo. Ennesimo errore della squadra di Ventura che si trova davanti a uno dei peggiori inizi di campionato degli ultimi anni: la squadra non ingrana, non crea occasioni importanti per i suoi giocatori e manca sotto il punto di vista atletico.
Tutto questo, però, viene incredibilmente ribaltato a partire dal 21′: Glik trova il goal con un colpo di testa da calcio d’angolo e dà vivacità al Toro che sembra davvero rinascere, togliendosi dalle spalle il fardello dello zero nei goal segnati.
La partita cambia e ora i granata spingono e mostrano un bel gioco, tant’è che, pochi minuti dopo, arriva il raddoppio di Quagliarella: l’ex Juve ritrova finalmente il goal in Serie A, su un bellissimo schema su calcio di punizione.
Chiusosi il primo tempo, sono ancora i ragazzi di Ventura a mostrare il gioco migliore, anche se il Cagliari in qualche occasione sa rendersi piuttosto pericoloso nella trequarti ospite. Verso la fine della partita, i sardi riconquistano il pallino del gioco, visto il calo di intesità nel Torino, ma non sono decisi e convinti a sufficienza per il pareggio. Il pubblico del Sant’Elia vede materializzarsi la terza sconfitta di fila e già pensa ad una crisi nel gioco che Zeman ha portato e che forse non funziona così bene come si sperava alla vigilia del campionato. In sponda granata, invece, si festeggia la prima vittoria in campionato, con la speranza che essa sia la scintilla che ridia vita al motore del Toro per regalare ai propri tifosi un campionato emozionate come l’anno scorso.
Fiorentina-Sassuolo 0-0
FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso; Borja Valero, Aquilani, Kurtic; Cuadrado, Joaquin; Babacar. Allenatore: Montella.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Antei, Longhi; Chibsah, Biondini, Manganelli; Floro Flores, Floccari, Sansone. Allenatore: Di Francesco.
Nella Fiorentina, Joaquin ritorna al fianco di Cuadrado e Babacar, come sostituto di Gomez nuovamente fuori. Montella vuole la vittoria contro una squadra nettamente inferiore su piano tecnico e vuole convincere, visto che finora non ci è ancora riuscito del tutto.
Calvarese dà il via alla sfida all’Artemio Franchi, che ha risposto bene con una buona affluenza di pubblico pronto a caricare i suoi beniamini. La palla è subito tra i piedi dei viola che gestiscono la partita sin dal primo minuto, lasciando agli ospiti solo le briciole.
Nonostante gli sforzi e le svariate incursioni, la Fiorentina è poco lucida sotto porta e non trova il gol che le spetterebbe. Babacar spreca due buone occasioni e un Borja Valero e Cuadrado sempre caldissimi colpiscono per ben tre volte i pali.
La sfortuna del primo tempo prosegue anche nella seconda metà di gara in cui i padroni di casa bersagliano la porta dei neroverdi che, tuttavia, riescono a salvarsi e conquistano un punto fortunato, ma essenziale per la strada verso la salvezza in Serie A. Fiorentina a cui manca ancora il peso in attacco di Mario Gomez e che chiude con la consapevolezza che solo un po’ di lucidità in più avrebbe regalato la soddisfazione della vittoria.