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Serie A: Lazio e Toro, passo importante verso l’Europa

Creato il 06 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Serie A: Lazio e Toro, passo importante verso l’Europa apr 6, 2014    Scritto da Simone Rinaldo Germano    Calcio, Sport 0

Serie A: Lazio e Toro, passo importante verso l’Europa

Questa 32a giornata di Serie A, che ci ha regalato ieri nell’anticipo serale tra Inter e Bologna un pareggio inaspettato e una buona vittoria dell’Hellas sui rivali del Chievo, si apre in questa calda domenica primaverile con la sfida tra Lazio e Sampdoria

Lazio- Sampdoria 2-0 (42′ Candreva, 73′ Lulic)

Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Cana, Biava, Radu; Biglia, Onazi; Candreva, Keita, Lulic; Postiga. All.: Reja

Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Regini, Berardi; Palombo, Krsticic; Eder, Soriano, Gabbiadini; Maxi Lopez. All.: Mihajlovic

Le squadre scendono in campo alle 12:30 allo stadio Olimpico di Roma. I padroni di casa della Lazio, dopo la frenata di ieri dell’Inter, possono accorciare le distanze dai nerazzurri e sperare così in un posto in Europa League. Al contrario, la Sampdoria vuole confermare la striscia di risultati positivi ottenuti con le due vittorie su Hellas Verona e Sassuolo.

Come nel K.O. con l’Atalanta, Mihajlovic, squalificato e sostituito in panchina da Sakic, non sarà assolutamente entusiasta della prestazione dei suoi giocatori. Infatti, dopo esser stati in superiorità numerica per l’espulsione fin dal 56’ di Biglia (doppio cartellino giallo), i blucerchiati non sono riusciti a creare grossi problemi alla difesa biancoceleste, subendo il gol del K.O. in contropiede da Lulic (2-0). Le marcature sono state, invece, aperte dal solito Candreva: bel goal segnato dall’esterno che servito da Keita in mezzo all’area si smarca bene e segna con un tiro rasotera a fil di palo. Nonostante l’infortunio di Gabbiadini, problema alla spalla, la Samp non può essere di certo scusata e non esistono attenuanti, causa la prova davvero incolore e priva di agonismo.

L’allenatore dei padroni di casa, Edi Reja, può, invece, continuare a sorridere. La Lazio, nonostante non abbia messo in mostra una delle sue migliori prove, è stata comunque brava a restare cinica, capitalizzando così al massimo le due migliori occasioni avute e a difendersi con attenzione dopo l’espulsione di Biglia. Particolare da sottolineare è, che con questo successo dell’Olimpico, in un solo colpo i laziali superano Parma, Atalanta e Verona, e staccano Torino e Milan. Prossimo obiettivo è l’Inter a -2. Quindi, a sei giornate dal termine del campionato, la Lazio è sesta ed è vicinissima ad occupare un posto in Europa League, ma questo i tifosi sembrano non saperlo apprezzare.

Catania-Torino 1-0 (2′ Bergessio, 79′ Farnerud, 83′ Immobile)

Un’altra sfida importante va in scena al Massimino fra Catania e Torino. I padroni di casa, che occupano stabilmente l’ultimo posto della classifica, proveranno sicuramente a mettere in difficoltà la formazione di Ventura, capace di far brillare e costruire un buon gioco per la squadra granata al suo terzo anno al Torino, ma in difficoltà in queste ultime giornate, dopo le sconfitte subite contro Napoli e Inter e chiamata quindi al riscatto per consacrare così alla storia la partita numero 2’300 in Serie A del club torinese.

Catania (4-3-3) Andujar; Peruzzi, Gyomber, Bellusci, Rolin; Izco, Lodi, Plasil; Barrientos, Bergessio, Monzon. All: Maran

Torino (3-5-2) Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Tachtsidis, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile. All: Ventura

Cala il sipario sulla salvezza del Catania. Infatti, dopo l’ennesima sconfitta e con un solo punto conquistato nelle ultime 8 partite, la squadra di Maran non ha più chances di conservare una posizione nel campionato di massima serie italiano, anche se non vi è ancora la certezza matematica.

Nonostante i rossazzurri passino subito in vantaggio, con un bel destro ad incrociare di Bergessio al 2′ minuto di gioco su assist di Barrientos, non basta per dare alito alle speranze salvezza della squadra siciliana. Infatti, a parte il goal iniziale, che è frutto anche di una leggerezza difensiva della retroguardia ospite, il Catania non convince e non dà mai l’impressione di essere davvero così pericoloso, a parte qualche conclusione dalla distanza e sempre fuori dallo specchio della porta; riesce, tuttavia, comunque a conservare il vantaggio per tutto il primo tempo in cui i granata, dopo la svista iniziale, cominciano a farsi più pericolosi coi loro giocatori più rappresentativi: Immobile e Cerci

Al 46′ viene annullato un goal alla squadra torinese per un fallo dubbio precedente di Cerci. Col fischio di fine primo tempo dell’arbitro Rocchi finisce anche la gara della squadra etnea: nel secondo tempo, gli uomini di Maran non riescono più ad impensierire il portiere avversario e si fa schiacciare nella propria metà campo.

Il Torino di Giampiero Ventura si presenta a Catania con tanta voglia di fare risultato dopo le delusioni delle ultime giornate. Squadra titolare al completo a parte il centrocampo, che vede dal primo minuto Tachtsidis al posto di Vives

Nonostante i buoni propositi, però, i granata vanno subito sotto: l’azione parte dall’errore del difensore che si fa togliere palla e permette così ai padroni di casa di andare in vantaggio.

Partita del Toro che parte in salita, ma questo goal non basta per abbattere il morale dei torinesi.

Infatti il club di Cairo si riprende e comincia ad attaccare incessantemente per tutta la partita, creando molte occasioni. Mancano però una buona dose di fortuna e precisione nell’ultimo passaggio.

Combinazione che arriva nelle fasi finali della partita: in cinque minuti, il Torino riesce a ribaltare il risultato, ammutolendo il pubblico del Massimino. Primo goal che arriva al 79′ su assist di El Kaddouri per vie centrali a Farnerud, che con il mancino non può sbagliare davanti ad Andujar e successivamente il vantaggio con un bel mancino di Immobile che buca il portiere rossazzurro dopo aver raccolto un suggerimento di testa di Meggiorini

Bella partita dei granata macchiata da quel goal subito nel primo tempo che lì avvicina alla zona alta della classifica di Serie A a soli 3 punti dalla Lazio sesta. 

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