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Serie A: Osvaldo rovescia la Dea; Genoa, pari amaro

Creato il 25 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

È un bello spettacolo, quello regalatoci questa sera dalla quarta giornata di Serie A. A Milano, l’Inter supera la prova di maturità a pieni voti, battendo l’Atalanta per 2-0 grazie alle due splendide reti di Osvaldo e Hernanes. Al Bentegodi di Verona, invece, i padroni di casa dell’Hellas riescono ad agguantare un pareggio contro il Genoa, dopo aver rimontato il duplice svantaggio.

INTER – ATALANTA

C’erano l’Inter di ieri e quella di oggi a San Siro, questa sera: un’Inter, quella rappresentata dai volti di Moratti e Zanetti, capace di creare un ciclo vincente e memorabile; un’altra Inter, quella di Thohir e Mazzarri, con una pesante eredità sulle spalle e ancora tutto da dimostrare. L’avversario era il tabù atalantino, scoglio insuperabile al Meazza negli ultimi tre anni, un’Atalanta modificata da Colantuono per far fronte ad uno stato di forma generale non ottimale.

I bergamaschi come al solito giocano la loro partita, non aspettano, non stanno a guardare e l’Inter fatica ad impostare la manovra offensiva. Il primo vero squillo dei padroni di casa arriva a calcio piazzato – sarà una costante della partita – al 16′, quando il colpo di testa di Vidic sbatte contro il palo esterno della porta difesa da Sportiello. L’Inter alza il ritmo e un minuto più tardi è Palacio ad avere la palla del vantaggio, ma il suo diagonale viene murato dal portiere bergamasco; al 25′, i nerazzurri di Milano si trovano però a dover far fronte all’infortunio di Icardi, costretto a lasciare il posto ad Osvaldo. I padroni di casa spingono e al 29′ conquistano un calcio di rigore per il fallo di Benalouane su Ranocchia: dal dischetto va Palacio, tornato titolare dopo un lungo stop, ma l’argentino si fa ipnotizzare da Sportiello e sbaglia.

L’errore di Palacio potrebbe essere un duro colpo psicologico per la squadra di Mazzarri, che invece incassa il colpo e ci riprova, questa volta con successo: è il 40′, sul calcio di punizione dalla trequarti disegnato da Guarin, Osvaldo si inventa un gol in sforbiciata dei suoi, e manda in visibilio Thohir e San Siro. Nel secondo tempo, l’Inter ha subito l’occasione di raddoppiare con Palacio, ma è di nuovo il palo a negare la gioia del gol ai nerazzurri. Con il passare dei minuti i padroni di casa abbassano il ritmo e concedono campo all’Atalanta rischiando la beffa, ma, a tre minuti dal termine, è un altro calcio di punizione ad aiutare l’Inter: questa volta calcia Hernanes, che, dal limite dell’area, insacca sotto l’incrocio dei pali e si scrolla di dosso il peso di un periodo difficile della la sua carriera.

VERONA – GENOA

Al Bentegodi va in scena la sfida tra due squadre in ottima forma, l’Hellas rivelazione della scorsa stagione e un Genoa che sembra finalmente aver trovato la sua giusta dimensione sotto la guida di Gasperini. Partono meglio gli ospiti, trascinati da un Matri scatenato e voglioso di ritrovare una rete in Serie A che gli manca come il pane. L’attaccante ex Fiorentina si trova più volte a dover fare i conti con un sorprendente Gollini, autore di una grande partita, e deve aspettare il 35′ per batterlo di testa e portare in vantaggio i suoi.

Il secondo tempo ricomincia dove era terminato il primo: è sempre Matri a fare da mattatore e proprio l’attaccante rossoblù, al 48′, sfrutta un errore gravissimo di Rafa Marquez e sigla la seconda rete della serata. Il Genoa gioca bene, ma il Verona è un avversario che non molla mai, e tre minuti dopo il raddoppio di Matri, Tachtsidis – ex di serata – accorcia le distanze con un sinistro su cui nulla può Perin. I padroni di casa acquistano fiducia e, al 65′ ,completano una rimonta del tutto insperata: questa volta è Ionita, servito da Toni, ad insaccare di testa il suo secondo gol in Serie A in due partite ufficiali.

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