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Serie A: Parma è crisi, Samp da sogno!

Creato il 05 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

In questa sesta giornata del campionato di Serie A ci troviamo ad assistere al primo match scudetto tra Juve e Roma, che sicuramente rappresenta il clou di questa domenica. Nonostante l’attenzione sia tutta focalizzata sugli scontri al vertice, in questo articolo andremo a riassumere i due match delle 15.00 di ParmaGenoa e Sampdoria - Atalanta.

 

PARMAGENOA 1-2 (53′ Perotti, 67′ Coda (P), 93′ Matri)

PARMA (4-3-3): Mirante, Mendes, Felipe, Lucarelli, Gobbi; Mauri, Lodi, Lucas Souza; De Ceglie, Coda, Cassano.
GENOA (4-3-3): Perin; Edenilson, Roncaglia, De Maio, Antonelli; Sturaro, Rincon, Bertolacci; Lestienne, Matri, Perotti.
Va in scena alle 15.00 al Tardini il match tra Parma e Genoa. Partita che promette grandi emozioni viste le notevoli difficoltà che entrambe le squadre stanno trovando nel totalizzare punti: i padroni di casa, infatti, arrivano da tre sconfitte consecutive e in un totale di cinque partite hanno collezionato solamente 2 punti, bottino assai misero per una squadra che l’anno scorso ha saputo qualificarsi per l’Europa League. In sponda rossoblu, invece, si respira un’aria leggermente più fresca grazie ai cinque punti finora ottenuti, ma questo non è certo sufficiente a dar tranquillità alla squadra di Gasperini.
Formazioni quindi alla disperata ricerca dei tre punti e di un gioco che prometta adrenalina e spettacolo, anche se tutto questo non è arrivato: le due squadre non hanno saputo convincere né sul piano del gioco né sul piano atletico. È vero, alla fine a spuntarla sono stati i genoani, che hanno il merito di non essersi arresi dopo l’espulsione nel secondo tempo di Roncaglia e il momentaneo pareggio successivo di Coda, ma resta il fatto che non si può pensare che ogni volta la fortuna ti aiuti sempre con un goal all’ultimo minuto di recupero.
Per il momento va bene così e oggi i tre punti sono arrivati, ma c’è bisogno di più. Per quanto riguarda il Parma penso si possa parlare tranquillamente di crisi: crisi che però non è cominciata da 4 giornate, ma da inizio estate e, più precisamente, da quando alla società è stata rifiutata la licenza UEFA che dava la possibilità agli emiliani di accedere all’Europa League. I tifosi sperano in una rapida ripresa, ma, dall’aria che tira, dobbiamo aspattarci solo una lenta disfatta.

 

SAMPDORIAATALANTA 1-0 (35′ Gabbiadini)

SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Cacciatore; Soriano, Palombo, Obiang; Gabbiadini, Okaka, Eder.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Zappacosta, Benalouane, Biava, Dramè; Molina, Cigarini, Carmona, Estigarribia; Denis, Boakye.
Al Ferraris la Sampdoria trova un’altra bella vittoria grazie al goal partita del ritrovato Gabbiadini al 35′ del primo tempo. Ottima prestazione, oltre al risultato, per i blucerchiati per tutti i novanta minuti della partita: corsa, buon gioco e grinta sono le caratteristiche principali della squadra di Mihajlovic che sta ottenendo bei risultati e prestazioni eccellenti che gli stanno valendo la momentanea terza posizione con 14 punti. L’ottimo momento della Samp sta nel gran possesso palla che la squadra fa tutte le partite (oggi corrispondente al 60%) e nella prolificità del suo attacco che sta dando un grosso contributo alle idee dell’allenatore serbo.
L’Atalanta, al contrario, stenta a trovare un’identità di gioco precisa e la continuità di risultati che gli sta valendo una misera quindicesima posizione con 4 punti, di cui tre derivanti da una vittoria la scorsa giornata. La squadra di Colantuono manca della personalità necessaria a dare il via concreto al suo campionato di Serie A che sicuramente non è all’altezza dei nerazzurri.


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