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Serie A: primo atto a Siena

Creato il 10 giugno 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

La Montepaschi Siena, con una straordinaria prova di McCalleb, porta a casa il primo confronto di queste finali playoff. Milano, sotto per quasi tutto il match, con le unghie è riuscita a rimontare più volte un distacco importante senza però mai assestare il colpo del sorpasso. Il finale 86-77 è merito dei 25 punti del piccolo playmaker macedone che, con le sue scorribande offensive, è riuscito a mettere in difficoltà tutti i marcatori di Scariolo. Solamente nel finale ha fatto fatica a causa della marcatura di Gentile e di una condivisibile stanchezza. Da sottolineare anche la prova di Thorthon (19 punti) che, con un canestro da 9 metri, ha chiuso definitivamente il match, mentre dall’altra parte il miglior in termini di punti è stato Hairston coadiuvato da Gentile (14 + 4 assist e 8 falli subiti). Le difficoltà per Cook, Bremer e Hairston di tenere il numero 4 bianco-verde ha costretto la difesa a delle rotazioni innaturali permettendo a giocatori come Lavrinovic e Andersen di punire dalla lunga distanza. L’Armani invece ha cercato un gioco più strutturato basato sulla palla sotto per Bourousis e sulle penetrazioni centrali degli esterni, ma non è riuscita ad aprire l’area con sufficiente pericolosità a causa del 6/22 da tre punti e alla mancanza di Fotsis, uscito dopo appena 4 minuti di partita. I momenti bui sono il problema di Milano, infatti, la squadra offensivamente ha perso la bussola, nel terzo quarto, azzerando completamente la circolazione di palla e forzando la conclusione da tre punti. Se tutto ciò dovesse migliorare nei prossimi giorni, allora la squadra di Scariolo potrebbe realmente puntare al titolo che manca da fin troppo tempo.

La Cronaca
Scariolo mette in quintetto Haiston, Fotsis, Cook, Bourousis e Gentile mentre Pianigiani sceglie McCalleb, Andersen, Thorthon, Carraretto e Stonerook. La partenza è tutta per Milano che con Cook (9 punti) realizza il massimo vantaggio della partita 2-7. Siena reagisce con grande foga e, mentre McCalleb scalda i motori realizzando 11 punti nel quarto, piazza un parziale di 12-0 che porta la squadra dal 12 pari al 24-12. Solo una tripla di Mancinelli (9 punti e 5 rimbalzi) sulla sirena lima lo svantaggio (26-17). Il secondo periodo si apre con Milano più determinata e prima Gentile poi Bremer (10 punti) accorciano le distanze. Mancinelli scrive in -1 (30-29) ma la Montepaschi non si scompone e, anche a causa di qualche forzatura della squadra di Scariolo, si riporta fino al +8 grazie al layup di McCalleb. Lo stesso playmaker macedone inchioda il +10, con una fantastica schiacciata, che diventa +8 grazie ad uno straordinario buzzerbeater di Cook (51-43). Nel terzo periodo è Thorthon (8 punti nel quarto) che prende in mano la Mensana e con le sue triple comincia a scavare un solco che sembra irrecuperabile (60-45). Andersen (anche lui 8 nel quarto) lo aiuta e Siena si lancia verso il 64-46 che significa massimo vantaggio bianco verde. Il 13-3 è servito e Milano non riesce più a reagire. Siena è in pieno controllo mentre l’Armani riesce solo ad evitare il tracollo (71-58 all’ultima sirena). La squadra di Pianigiani non soffre neanche la zona, anzi riesce ad attaccarla con energia mentre Milano ha difficoltà a costruire un buon tiro. L’ultimo periodo inizia con la squadra biancorossa che tenta di assottigliare lo svantaggio mentre Siena mantiene 12 punti. L’orgoglio dell’Armani è tanto e lentamente la squadra ospite recupera fino al -10 con il canestro di Gentile. L’inerzia della gara cambia e Bremer con una tripla mette solo 5 punti tra le due formazioni. Con la palla del -3 Radosevic (10 totali) sbaglia da libero la schiacciata che avrebbe riportato definitivamente in partita Milano. Questo errore a 3 minuti dalla fine spegne i sogni di rimonta di Scariolo, e Thorthon e McCalleb, con un paio di canestri, chiudono la partita regalando la prima vittoria della serie.

La Tattica
Nonostante uno stile di gioco completamente diverso ci sono delle situazioni dove entrambe le squadre hanno dei punti in comune. Per esempio il contropiede. Siena ha lanciato la sua prima fuga grazie ai punti in transizione da palla persa (5 nel primo quarto) con un McCalleb veramente scatenato. Anche Milano ha messo a segno buone azioni con questo fondamentale anche grazie alle scorribande di Gentile e Hairston.
Sembra limitativo riassumere l’attacco di Siena con McCalleb ma questa è la verità. L’incontenibile playmaker nativo New Orleans non ha avuto grosse difficoltà nel battere dal palleggio tutti i marcatori che si sono alternati: Cook, Bremer, Hairston. In più se la soluzione a canestro non aveva buon esito, allora lo scarico per il tiro di un lungo è risultata la scelta preferita. Il raddoppio su Bourousis è stato costante e, anche se in modo poco efficace, c’è stato un collassamento della difesa in area per evitare facili penetrazioni. In più sul pick n roll centrale di Milano, l’uomo del lungo ha raddoppiato il playmaker non consentendo un passaggio facile, anzi, per la buona rotazione della squadra di casa, la ricezione del bloccante è stata molto complessa. Come sempre sono da rilevare le incredibili doti difensive di una difesa che applica sul lato debole l’aiuto e recupero con una velocità e determinazione davvero incredibile.
Milano, offensivamente, è riuscita a dare palla sotto con una discreta continuità da lì ha creato le condizioni ideali per una penetrazione centrale. Gentile con questa soluzione ha spianato la strada ai compagni mettendo in risalto le difficoltà difensive di Siena a chiudere l’area. Il tempo d’aiuto molte volte non è stato buono ma la causa è da ricercare nella scarsa difesa di uno contro uno. Siena, anche se non per indicazione di Pianigiani, ha cominciato ad accettare il cambio sistematico, il che si è trasformato in una maggiore facilità per Milano nell’entrare a canestro. Questo avrebbe potuto portare vantaggi maggiori se la precisione nel tiro da tre punti fosse stata notevole ma l’uscita anticipata di Fotsis ha causato anche una minor capacità di colpire dalla lunga. In difesa tutto è girato attorno a McCalleb, il quale ha avuto problemi, a parte nel finale quando a marcarlo è stato addirittura Gentile. Pessima la 2-3 imposta a Scariolo nel momento più difficile con la Montepaschi che ha attaccato senza particolari problemi la poca aggressività e lucidità nel leggere le situazioni meneghina.

L’MVP
Bo Lester McCalleb: 31 MIN, 8/ 12 2pM-A, 0/1 3PM-A, 9/9 FTM-A, 2 OffR, 3 DifR, 5 TotR, 5 AST, 0 ST, 0 TO, 25 PTS.
Incontenibile. Né Cook, né Bremer, né Hairston sono riusciti a limitare lo scatenato playmaker macedone che ha creato gioco in un modo veramente convincente. In una serata dove Zisis ha giocato poco brillantemente le penetrazioni e i 5 assist del piccolo numero 4 sono risultati decisivi.


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