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Serie A: prova di forza della Roma, Inter KO

Creato il 01 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo il brutto scherzo subito a Mosca, qualcuno avrà chiesto alla Roma di battere un colpo, mostrare di avere ancora le forze per continuare l’inseguimento alla vetta. La partita di stasera all’Olimpico ha dimostrato che la squadra di Garcia c’è e di colpi ne ha battuti ben 4.

Sotto una pioggia scrosciante si gioca Roma-Inter, 13esima gara del campionato di Serie A: per i giallorossi l’imperativo è vincere, e rimanere così con il fiato sul collo dei rivali bianconeri. Dalla nuova-vecchia Inter targata Mancini, ci si aspetta invece una prova di carattere, che dia continuità a quanto di buono hanno saputo costruire i nerazzurri contro il Milan e in Europa League.

Garcia ripropone per l’occasione il tridente Ljajic-Totti-Gervinho, mentre Mancini lascia fuori a sorpresa Kovacic e si affida ad un centrocampo tutto muscoli – e poca qualità – composto da Medel, Kuzmanovic, M’vila e Guarin.

La prima mezz’ora di gioco è a sole tinte giallorosse: la Roma ha gioco facile nell’interrompere le macchinose manovre del centrocampo nerazzurro, grazie anche ad un Nainggolan formato maxi, e lanciare in velocità le due frecce Gervinho e Ljaijc. Dopo una serie di prove generali, è proprio la premiata coppia serbo-ivoriana a confezionare al 21′ il gol del vantaggio per i padroni di casa: grande giocata di Ljajic sulla destra, ottimo cross in mezzo e zampata vincente di Gervinho da pochi passi. Ci sono tutti i presupposti per vedere una debàcle, ma l’Inter non si scompone e, come era successo nel derby e contro il Dnipro, trova le forze per ricompattarsi e tentare la rimonta. Ci prova subito Kuzmanovic sugli sviluppi di una rimessa laterale, ma De Sanctis risponde con un intervento grandioso; il gol del pareggio arriva al 36′ e porta la firma di Ranocchia, abile a staccare di testa e insaccare un ottimo corner dalla destra. Nel finale di tempo c’è ancora modo di vedere qualche bella sgroppata di uno scatenato Gervinho – lasciato spesso in fuorigioco -, non sufficiente a mutare il risultato.

Il secondo tempo si apre col botto: pronti-via e Holebas decide di saltare in velocità mezza difesa nerazzurra e scaricare in rete un siluro imprendibile per Handanovic; 2-1 e doccia fredda per gli interisti, increduli davanti alla giocata meravigliosa del terzino greco. L’Inter incassa, ma tira fuori ancora una volta un carattere invidiabile, trascinata soprattutto dalle giocate di un inviperito Osvaldo, fischiatissimo dal suo ex pubblico. È proprio l’italo-argentino a suonare la carica e a trovare il secondo pareggio al 57′, con un sinistro deviato in modo decisivo dall’intervento di Astori. La Roma colpisce, l’Inter risponde: il prato dell’Olimpico diventa un ring dove due boxeur si sfidano a viso aperto; i tifosi interisti non hanno nemmeno il tempo di esultare che al 60′ Pjanic riporta la Roma avanti dopo un’azione insistita nell’area nerazzurra. Il 3-2 è un duro colpo per Mancini & co, l’allenatore di Jesi viene allontanato per proteste e i suoi giocatori cominciano a perdere quella fiducia che fino a quel momento era servita a colmare il gap tecnico con la rivale. Nemmeno l’inserimento di Kovacic e di Icardi cambia le cose, anzi al 91′ arriva il colpo del KO e a sferrarlo è di nuovo Pjanic: il prestigiatore bosniaco tira fuori dal cilindro una punizione fantastica che stende Handanovic e chiude la partita.

Il big match dell’Olimpico finisce 4-2, un risultato che non premia il carattere mostrato dai ragazzi dell’Inter – nessuno era ancora riuscito a violare i giallorossi nel loro stadio -, ma che allo stesso tempo dà ragione alla superiorità della Roma: alla fine, vince il boxeur migliore.

Tags:campionato,Cholevas,garcia,Gervinho,Holebas,inter,Italia,juventus,mancini,olimpico,Osvaldo,Pjanic,Ranocchia,roma,Serie A Next post

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